Roma omaggia Lina Wertmuller signora del cinema italiano

A Lina Wertmuller, prima donna candidata all’Oscar come migliore regista, la Casa del Cinema di Villa Borghese dedica la prossima settimana una rassegna-omaggio impreziosita da una festa/evento in suo onore. Dal 26 dicembre al 7 gennaio prenderà forma la rassegna con l’integrale proposta del suo lavoro per il cinema e una serie di incursioni nella sua produzione televisiva.

Dopo I basilischi, la sua opera d’esordio del 1963, il programma prenderà il via il 26 dicembre con Rita la zanzara (1966) e la prima, spettacolare puntata del Giornalino di Gian Burrasca (entrambi con Rita Pavone). Si concluderà il 7 gennaio con Peperoni ripieni e pesci in faccia (2004). In mezzo ci saranno i film più noti, da Travolti da un insolito destino nell’azzurro mare d’agosto a Pasqualino sette bellezze, le incursioni nel varietà con Antonello Falqui (Studio Uno), i film per la tv e l’indimenticabile Io speriamo che me la cavo con Paolo Villaggio.

Giorgio Gosetti, direttore della Casa del Cinema, spiega di avere scelto di “dedicare la nostra programmazione da Natale all’Epifania a storie, personaggi, momenti che hanno reso grande il cinema italiano senza per questo restare prigionieri nella gabbia della memoria; avvicinando invece un pubblico giovane e spensierato al grande cinema popolare. Per questo Lina Wertmüller è perfetta con il suo stile personale e irriverente, la sua femminilità indossata come una corazza smagliante e raffinata”.

Nata il 14 agosto del 1928, con ascendenze lucane e svizzere ma cresciuta a Roma, Lina è stata allieva dell’Accademia Teatrale di Pietro Sharoff, animatrice di spettacoli di burattini, autrice e regista alla radio e in televisione, aiuto regista di Federico Fellini, regista acclamata e invidiata, e come detto, prima donna ad ottenere la candidatura all’Oscar per la regia, insignita del Golden Globe nel 2009 e del David di Donatello nel 2010, cittadina onoraria di Napoli. La manifestazione è realizzata in collaborazione con Cineteca Nazionale e Rai Teche. L’ingresso è come sempre libero fino ad esaurimento posti.

Lina Wertmuller