Milano. Pubblico della Scala entusista dell’Andrea Chénier

Tutti in piedi per 10 lunghi minuti di applausi. Il piccolo della Scala, entusiasta, ha salutato così l’Andrea Chénier, l’opera di Umberto Giordano su libretto di Luigi Illica, che ha aperto ieri sera la stagione del teatro lirico milanese, con la direzione di Riccardo Chailly e la regia di Mario Martone. Presenti i Ministri dei Beni culturali, Dario Franceschini, dell’Economia Pier Carlo Padoan e della Coesione territoriale Claudio De Vincenti, la sottosegretaria Maria Elena Boschi.

Grande performance di Anna Netrebko (Maddalena), che ha duettato con il marito debuttante alla Scala, Yusif Eyvazov, apprezzato Chénier. Grandi consensi anche per Luca Salsi nel ruolo di Gérard. Ovazione per Chailly. Applausi per il regista Martone e gli autori di scene Margherita Palli, costumi Ursula Patzak, luci Pasquale Mari e coreografia Daniela Schiavone oltre agli altri componenti la compagnia di canto. Chailly ha esaltato la continuità e il senso ritmico della musica di Giordano, Martone lo ha assecondato ricorrendo ad un impianto girevole per evitare le pause per i cambi di scena.

I quattro quadri che compongono l’opera si succedono con la sola soluzione di continuità dell’intervallo tra il secondo e il terzo. Il poeta Chénier incanta con i suoi versi sull’amore la giovane Maddalena. Il servo Gérard, segretamente innamorato della ragazza, getta sprezzante la livrea e abbandona il castello denunciando l’arroganza dei ‘signori’ e l’ingiustizia sociale. Sullo sfondo la Rivoluzione Francese. Alla Scala un capolavoro!

Andrea Chenier