Milano. Il corpo di Hugo Alberto Begatti si cerca nell’Adda

Il delitto di Milano è un doppio dramma. Il figlio adottivo di Guido Begatti ha ucciso il genitore e poi si è suicidato. La Tipo lasciata sulla riva del fiume Adda e l’uomo scomparso indicano senza dubbi che Hugo Alberto Begatti si è tolto la vita. Il cileno di 31 anni avrebbe strangolato Guido (69 anni) nella casa di famiglia in corso XXII Marzo, 37.

La sua Fiat Tipo è stata rinvenuta a Bocchi di Comazzo a 30 km da Milano. Qui scorre l’Adda e si ipotizza che il trentenne si sia lanciato nel fiume. Le ricerche sono condotte dai vigili del fuoco di Lodi e di Cremona concretate sia sull’Adda sia sul canale Vacchelli. Il ragazzo, adottato da bambino, era rimasto orfano di madre da pochi di mesi. Hugo ha avvolto il cadavere nelle coperte per poi ricoprirlo con polvere di cemento. Poi ha sigillato la porta della stanza con il silicone per fare si che il tanfo attirasse l’attenzione dei dirimpettai. Su un foglio di carta ha scritto: 5 ottobre 1948-11 novembre 2017 (data di nascita e data di morte).

Dopo diversi giorni ha scritto per posta elettronica al veterinario che si occupa del cane di famiglia, un bassotto, invitandolo a presentarsi al più presto sul pianerottolo dell’appartamento per ritirare una busta nascosta sotto il zerbino. Nella lettera missiva il trentenne gli chiedeva di prendersi cura dell’animale e gli lasciava le chiavi dell’abitazione. Il veterinario non ha aperto ma ha allertato le forze dell’ordine. Sono stati gli agenti delle Volanti a scoprire il corpo senza vita di Guido Begatti. Morto da più di due settimane e ormai in avanzato stato di decomposizione.

carro funebre