Hawaii pronte ad affrontare l’attacco nucleare della Corea del Nord
Pyongyang non molla, anzi rilancia pronta ad eseguire un nuovo test missilistico. Ne sono certi i giapponesi che hanno alzato il livello di allerta nella penisola coreana dopo che Tokyo ha captato segnali radio che possono essere associati a preparativi di un test missilistico dalla Corea del Nord.
Al momento le immagini satellitari non confermano le ipotesi. L’ultima azione del regime nordcoreano è del 15 settembre. Un missile balistico venne lanciato nell’oceano Pacifico, sorvolando il Giappone del nord. Per gli analisti la Corea del Nord potrebbe proseguire i test missilistici dopo la decisione dell’amministrazione di Washington di mettere il paese nella lista di stati che sponsorizzano il terrorismo internazionale.
Negli USA si lavora alle contromisure. Le Hawaii si preparano ad affrontare un attacco nucleare e venerdì faranno un test delle sirene di emergenza. Al loro suono i cittadini dovranno “rientrare in casa, restarci ed aspettare al riparo maggiori informazioni” dichiara Vern Miyagi, il funzionario a capo del dipartimento che si occupa delle emergenze. “Se quattro o cinque mesi fa qualcuno mi avesse detto che avremmo fatto questo tipo di esercitazioni, gli avrei dato del pazzo”.
Alle Hawaii le sirene suoneranno ogni primo giorno feriale del mese. Il programma di emergenza prevede annunci e trasmissioni televisivi. Lo Stato consiglia agli abitanti di tenere in casa provviste sufficienti per almeno 2 settimane. Le tensioni tra Donald Trump e il dittatore Kim Jong Un, rischiano davvero di sfociare in un conflitto. New York e Washington sono distanti 7 mila miglia da Pyongyang, ma Honolulu dista meno di 5 mila miglia dai missili del leader comunista. La minaccia è quindi ritenuta molto concreta e gli Stati Uniti non vogliono rischiare di trovarsi impreparati di fronte ad un possibile attacco nucleare da parte di uno dei personaggi più imprevedibili e folli della storia. Kim Jon Un sfugge da qualsiasi logica diplomatica e rappresenta un problema per il mondo intero.