Piombino. La guardia giurata Marco Longo uccide Fadhel Hamdi

Una guardia giurata di 33 anni è stata arrestata dai Carabinieri di Livorno per avere avere ucciso e dato fuoco al tunisino Fadhel Hamdi, 32 anni, all’interno del suo appartamento di Piombino. L’italiano ha ammesso l’omicidio nato, a quanto riferito dal reo confesso, da una lite per un debito non pagato per un telefono cellulare. Marco Longo è stato fermato in un centro estetico.

I Carabinieri sono arrivati a Longo dopo avere controllato le frequentazioni della vittima, che era appena uscita dal carcere per spaccio. In caserma, il trentenne ex tossicodipendente, ha confermato le accuse davanti al pubblico ministero Fiorenza Marrara. Longo ha confessato di aver sparato tre colpi di arma da fuoco contro Hamdi, di aver poi legato il suo corpo al letto e di avergli dato fuoco per eliminare ogni traccia.

L’assassino ha parlato di una sorta di debito non onorato. La guardia giurata avrebbe comprato un cellulare di elevato valore per il tunisino, il quale poi non gli avrebbe restituito i soldi. Una versione che non avrebbe convinto gli investigatori. Quanto alle monete lasciate sugli occhi del cadavere del tunisino, Longo ha ammesso di averlo fatto ma non ha dato una spiegazione. L’arrestato è stato tradotto nel carcere a Livorno.

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