Da Belluno a Udine: Sappada cambia Regione

Lascia la provincia di Belluno per approdare in Friuli. Per Sappada si tratta di un ritorno. I deputati hanno dato via libera al passaggio dalla Regione Veneto alla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia. Si sono espressi per il “si” 257 deputati, 20 contrari e 74 astenuti. Astenuti i deputati di Fi, Direzione Italia e Mdp. “La scelta è quella di usare come cura l’amputazione, invece di riconoscere che quella veneta è una questione cruciale” commenta il Governatore veneto, Luca Zaia. “A Roma si continua a banalizzare, si pensa che la cura, che sarebbe l’autonomia, si possa sostituire con amputazioni ad hoc” ha accusato il leghista.

“Oggi se ne va Sappada. Domani sarà Cortina d’Ampezzo, poi chissà. Di questo passo daremo uno sbocco al mare al Trentino” ha affermato Zaia. “Bisogna prendere invece atto che il Veneto è l’unico a confinare con due regioni a statuto speciale e fare una riflessione: i comuni che ci chiedono di andarsene lo fanno solo verso Friuli Venezia Giulia e Trentino Alto Adige, mentre nessuno ci chiede di passare in Lombardia o in Emilia Romagna. Qualcuno dovrebbe chiedersi, e spiegarci, il perché”.

Di avviso contrario il Fvg. “Il voto di oggi è un atto di giustizia reso alla comunità di Sappada, che ritorna al Friuli” dichiara la presidente della Regione Friuli Venezia Giulia, Debora Serracchiani.

Respinta la richiesta di sospensiva del deputato padovano Domenico Menorello, dopo che ieri l’Ufficio di presidenza della Camera aveva disatteso le osservazioni del deputato veneziano Renato Brunetta, che aveva definito incostituzionale il disegno di legge per il passaggio di Sappada al Friuli, per violazione dell’articolo 132 della Costituzione, che prevede il parere preventivo della Regione Veneto, e della deputata trevigiana Simonetta Rubinato, che invocava il principio di “leale collaborazione” tra le istituzioni dello Stato, affermando che si doveva dare alla Regione Veneto il tempo di esprimersi. Respinta la formale richiesta di rinvio avanzata dal presidente del consiglio regionale del Veneto, Roberto Ciambetti.

Accolta la tesi del deputato bellunese Federico D’Incà, secondo il quale il Veneto ha avuto anni di tempo per esprimere il suo formale parere, e sarebbe stato “un insulto alla democrazia” non concludere l’iter avviato con un referendum popolare nel quale una larga maggioranza di cittadini di Sappada ha chiesto il passaggio al Friuli. Accolta pure la richiesta del presidente della Provincia di Udine, Pietro Fontanini, che aveva chiesto alla Camera di votare in settimana perché “un ulteriore rinvio potrebbe significare il naufragio del provvedimento addirittura alla prossima legislatura e, per la comunità di Sappada, questo significherebbe permanere in una situazione di incertezza difficile da sopportare ma anche di sfiducia nei confronti delle istituzioni. I cittadini di Sappada si sono comportati, in tutti questi anni, nel pieno rispetto della Costituzione e del Parlamento italiano, rispetto che oggi, a loro volta, meritano”.

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