Ad Ostia si vota: si misura la tenuta della sindaca Virginia Raggi

Riflettori puntati sul litorale di Roma dove si vota per il mini sindaco di Ostia. L’attenzione in queste ore è stata portata dai media sul clan Spada e sulle presunte infiltrazioni malavitose (il Municipio viene da un commissariamento), nonché sull’intimidazione alla sede del Pd. Ma oggi i romani che vivono sul litorale votano per eleggere i loro rappresentanti, perché vogliono esprimere degli amministratori che si facciano carico dei problemi del loro Municipio.

Di questi problemi in queste ore si è parlato davvero poco a tutto danno degli abitanti del litorale che ogni giorno convivono con le emergenze quotidiane, che hanno bisogno di risposte dalla politica. L’astensionismo diffuso rileva un dato netto: il voto di protesta che era andato al M5S nelle comunali è rientrato nell’alveo del non voto. I romani hanno preferito non esprimersi. Sono rimasti delusi dalla sindaca Raggi e dai grillini? La risposta si avrà questa sera dopo le 23 quando inizierà lo spoglio.

Sull’altro fronte emerge un Pd indebolito, annichilito sia in Sicilia sia a Roma, un centrosinistra che non esiste più sotto le macerie del renzismo che ha propugnato il super io di destra più che il comunismo di Sinistra. Il pluralismo è diventato una voce sola e il Pd da grande partito è diventato il partito di Renzi.

In questa condizione è riemerso dalle sue ceneri il centrodestra. La coalizione ammazza elezioni non c’è più e di questo è cosciente lo stesso Silvio Berluconi. Forza Italia è la lontana parente di quella forza che si era trasformata in PdL. Ma grazie alla nuova Lega di Salvini e a Fratelli d’Italia di Meloni (erede ideale di An) sembra rivedersi un abbozzo di centrodestra a tre punte. Stare insieme non coincide con la capacità di governare. In questo nuovo raggruppamento ci sono visioni molto discordanti, l’unico collante è stare insieme per superare il M5S. L’esperimento è riuscito a Palermo. Il centrodestra ci riprova oggi a Roma e spera di ripetersi alle elezioni politiche del 2018.

Per la presidenza del decimo municipio si vota oggi in 183 seggi. Si sfidano Giuliana Di Pillo portacolori del Movimento 5 Stelle e Monica Picca per il centrodestra. Al primo turno la rappresentante della sindaca Raggi si è fermata al 30.21% contro il 26.68% dell’esponente della Meloni. La partita è apertissima.

Monica Picca e Giorgia Meloni Giuliana Di Pillo