Vicenza in campo per l’eliminazione della violenza contro le donne

Troppe donne maltrattate, vittime di femminicidio. Vicenza e il mondo il 25 novembre dicono “no” alla violenza contro le donna in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. Fino al 29 novembre nel capoluogo vicentino si può assistere a concerti e spettacoli teatrali, prendere parte ad incontri, convegni, eventi sportivi e visitare mostre che aiutano a riflettere sul tema della violenza alle donne. Si tratta di appuntamenti ad ingresso gratuito, alcuni con raccolta offerte per sostenere dei progetti.

“A cinque anni dall’apertura del centro Antiviolenza sono 1100 i contatti ricevuti e quasi 600 le donne prese in carico, per la maggior parte si riferiscono alla città (riguardano infatti anche i comuni appartenenti al distretto est dell’Aulss 8 Berica) e che non vorremmo leggere in un territorio come il nostro che ha un buon tenore di vita” ha riferito il consigliere comunale delegato alle Pari opportunità Everardo Dal Maso. “Sempre di più dobbiamo cercare di convincere le donne ad uscire dalla spirale della violenza contattando il centro Antiviolenza per avere un primo supporto. In occasione del 25 novembre abbiamo predisposto un calendario di eventi dalla differente tipologia proprio per raggiungere un pubblico più vario, ed in particolare donne con interessi diversi, con l’obiettivo di far capire loro, nel caso subissero maltrattamenti o conoscessero persone che li subiscono, che si può ricominciare una nuova vita attraverso tutti gli strumenti che mettiamo a disposizione. Episodi di violenza sono riscontrati in ogni ceto sociale e nazionalità: spesso per mancanza di coraggio o perché ci si colpevolizza non si riesce a dare una svolta. La promozione degli eventi e la visibilità che cerchiamo costantemente di dare al Centro antiviolenza servono proprio a spiegare che la donna può farcela a ribellarsi sapendo di non essere più sola”.

Vicenza basta un NO

Giornata del 25 novembre: il programma

Momento clou la Marcia silenziosa di sabato 25 novembre, con partenza alle 15.30 da Campo Marzo e arrivo in piazza Biade, a cura della Consulta per le Politiche di Genere del Comune di Vicenza, dell’Associazione Donne Medico della Provincia di Vicenza e del CeAv, verranno ricordate – senza parole – le vittime che parlano tutte le lingue del mondo. A conclusione l’Orchestra Giovanile Vicentina eseguirà una performance musicale possibile grazie al contributo di Soroptimist.

Lunedì 20 novembre, dalle 14.30 alle 18.30, il convegno nella sede dell’Associazione Industriali, in piazza Castello 3, farà il punto sul tema “Violenza di genere, violenza intrafamiliare e violenza assistita: quali tutele?”. Numerosi gli interventi: avvocato Ida Grimaldi, componente della Commissione Famiglia dell’Ordine degli Avvocati di Vicenza, Maria Serenella Pignotti, AOU Meyer Firenze, Pediatra, Medico Legale, Perito Forense, Orietta Canova, pubblico Ministero del Tribunale di Vicenza, avvocato Lucia Fazzina, presidente del Comitato Pari Opportunità dell’Ordine degli Avvocati di Vicenza. Inoltre ci l’onorevole Daniela Sbrollini el’avvocato Roberta Ruggeri. Porteranno i saluti l’avvocato Fabio Mantovani, presidente dell’Ordine degli Avvocati di Vicenza; il presidente dell’ordine dei giornalisti; l’avvocato Everardo Dal Maso, presidente della Consulta per le Politiche di Genere del Comune di Vicenza. Introduce e modera: Elisa Santucci, giornalista e Sindaco di Monteviale. Conclude Maria Luisa Quadri, psicologa-psicoterapeuta.

Attraverso lo sport sarà possibile dare un segnale di stop alla violenza. Sabato 25 novembre, dalle 10 alle 12 da piazza San Lorenzo, Women in run promuovono “Vicenza di corsa contro la violenza”: 10 km di corsa o 5 di camminata per le vie del centro. L’offerta libera prevista per la partecipazione verrà devoluta al CeAv. Inoltre Women In Run metteranno in vendita il loro calendario “Un pensiero al giorno per dire stop alla violenza”.

La violenza sulle donne verrà descritta da tre mostre. Da lunedì 20 novembre a giovedì 30 novembre in circoscrizione 6 in via Thaon di Ravel 44 dipinti ad olio su tela e disegni a china, acquerello e pastello e poesie andranno a comporre la mostra “Un mondo accanto”, autore e curatore Roberto Rossi, con il sostegno dell’Associazione Vicenza in Centro. Inaugurazione sabato 18 novembre alle alle 17.30. Al Galla Caffè nella mostra fotografica “In your shoes” saranno protagonisti gli scatti di Linda Scuizzato che ha intervistato e fotografato le vedove residenti a Gorkha, Macchegaun e Dharmastali in Nepal e le bambine della scuola Pardada Pardadi in Uttar Pradesh, India. Si potranno ammirare da giovedì 23 novembre a sabato 6 gennaio 2018, a cura di Scuizzato e dell’Associazione Women for Freedom di Marostica.

A Palazzo San Giacomo (Biblioteca civica Bertoliana) dal 25 novembre al 10 dicembre le sculture “Inviolabili” di Andrea Meneghetti mostreranno corpi femminili filiformi, smaterializzati, quasi a voler privare le donne di quella componente tangibile, troppo spesso oggetto di violenza. ​Andrea Meneghetti è anche autore delle sculture esposte dal 25 novembre al 31 gennaio al Museo naturalistico archeologico. “Le nuove Afroditi” sono sculture antiche e moderne, affiancate le une alle altre, a rappresentare un pantheon femminile nei confronti del quale, a parere dell’artista, la violenza di genere non dovrebbe avere spazio. Entrambe le esposizioni sono curate da Domenico Iaracà, referente DELOS per Latente>Diffusa.

“In-canto contro la violenza” è un concerto di beneficenza a sostegno di progetti in favore delle bambine indiane vittime di violenza. Il Coro Phoenix in-canto diretto dal Maestro Roberto Fioretto si esibirà domenica 26 novembre alle 16 alla chiesa di San Carlo di Villaggio del Sole. A cura dell’associazione Presenza Donna in collaborazione con Satyagraha, Phoenix in-canto, Parrocchia di San Carlo.

Mercoledì 29 novembre alle 18 la rassegna si chiuderà in Circoscrizione 6 con l’incontro “Misure contro la violenza intrafamiliare”, a cura dell’ufficio Pari Opportunità e della Consulta per le Politiche di Genere del Comune di Vicenza. Domenica 12 novembre al Teatro Astra, dalle 9 alle 12, è stato girato il video “Basta un NO” sviluppato da un’idea di Stefania Gaias e Daniela Rossettini. Protagonisti del video sono gli uomini che appartengono a sfere professionali diverse ma che condividono in questa occasione un pensiero comune che si esprime con una risposta corale: “no alla violenza” (non è consentito l’accesso al pubblico). La realizzazione del video è stata possibile grazie alla collaborazione della Piccionaia, che ha messo a disposizione gratuitamente il Teatro Astra, di Piero Zannelli, che curerà le riprese e il montaggio del video, di Paola Rossi che sarà l’unica voce femminile, di IdeeinArte che ne ha curato l’organizzazione, e dell’Ufficio Pari Opportunità del Comune di Vicenza. Gli uomini-attori che hanno aderito a questa iniziativa sono: Evaristo Arnaldi, medico-dentista, Alberto Beltrame- imprenditore, Roberto Borillo-dj, Enrico Bressan-H dj, Giacomo Cirella-operatore dello spettacolo, Carlo Dal Bianco-architetto, Everardo Dal Maso-avvocato, Daniel Donà-barista, Mariano Doria-insegnante e musicista, Enrico Meneguzzo insegnante di scienze motorie, Pierluca Padoan-chimico, Piergiorgio Piccoli-attore e regista, Nicola Piovesan-farmacista e scrittore, Carlo Presotto-attore e regista, Marco Rabito-tecnico meteorologo, Claudio Rossi-parrucchiere, Raffaele Ruffilli-stilista, Michele Sguotti-insegnante e musicista, Roberto Turrin imprenditore QFOOD.

Centro comunale Antiviolenza

Ha una nuova sede. Il Ceav si è trasferito da via Torino, in stradella Cappuccini 67. Nella nuova sede lo sportello continuerà a rimanere aperto con i consueti orari: lunedì, martedì, mercoledì e venerdì dalle 9 alle 14.30, il giovedì dalle 9 alle 17 (0444230402, [email protected], per informazioni consultare la scheda dedicata) In cinque anni di attività il Centro Antiviolenza è diventato un punto di riferimento per donne che subiscono violenza. Dall’aprile 2012 il Centro ha ricevuto 1105 contatti: utenti e operatori del territorio si sono rivolti al CeAv per richiedere consulenza, orientamento, informazioni o per fissare un appuntamento. Dalla sua apertura il CeAv ha preso in carico 578 situazioni di violenza o maltrattamento, soprattutto da parte del partner, dato in linea con quelli riportati dalle statistiche nazionali. Di queste sono 96 i casi attualmente ancora aperti. Si tratta di numeri importanti, soprattutto se teniamo conto che l’ultima indagine Istat sulla violenza di genere in Italia ha messo in rilievo come il numero delle donne vittime di maltrattamenti che si rivolge ai Centri Antiviolenza sia ancora molto basso (4,9%), dato che lascia supporre quale possa essere la reale portata del fenomeno nel nostro territorio.

La competenza territoriale del CeAv riguarda l’ex Ulss 6, all’interno della quale circa un terzo della popolazione risiede a Vicenza. Tra gli utenti il 56%, più della metà quindi delle donne che hanno avuto accesso al nostro servizio risultano infatti provenire dal Comune di Vicenza e solo il 41% dai comuni appartenenti al Distretto Est dell’Aulss 8 Berica (ex Ulss 6). Il restante 3% è composto da utenti residenti fuori dal territorio ma domiciliati nei comuni di competenza in situazioni di emergenza. E’ evidente come il servizio sia consolidato e riconosciuto in città; si prevede, pertanto di avviare iniziative di sensibilizzazione e informazione nei comuni della provincia.

Il 67% dell’utenza del Centro Antiviolenza è di nazionalità italiana mentre il 33% straniera, circa i due terzi degli accessi al servizio riguarda donne italiane. Più della metà delle donne prese in carico dal Centro Antiviolenza, al momento della presa in carico convive con il maltrattante, generalmente il compagno o il marito; più della metà hanno figli minori (338 su 578); quasi il 46% delle donne prese in carico risultano prive di reddito. Questi elementi evidenziano una situazione di fragilità socio-economica cui una donna può andare incontro se decide di lasciare il maltrattante. Per circa la metà delle donne che si rivolge al servizio, uscire da una situazione di maltrattamento risulta difficile in quanto richiede risorse, soprattutto economiche, difficilmente raggiungibili.

Sul totale delle 578 persone prese in carico, più di 30 si sono rivolte nuovamente al centro dopo un certo periodo di tempo dalla chiusura del caso perché si sono ritrovate nuovamente in una situazione di violenza oppure hanno necessità di un orientamento: ciò dimostra che il centro rimane un punto di riferimento nel tempo. Le persone che hanno sporto denuncia o i casi di denuncia d’ufficio sono poco più del 30%; meno di 40 sono i casi in cui si è dovuti ricorrere ad una misura cautelare per la gravità della situazione (decreto di allontanamento, decreto di divieto di avvicinamento o di dimora). Risultano 23 condanne (alcune solo in primo grado altre con sentenza definitiva con patteggiamento del reo), tenendo presente che è un numero incompleto perché in molti casi il percorso al CeAv termina prima della chiusura del procedimento penale. “La valigia di Caterina” è un progetto rivolto alle donne, senza indipendenza economica, costrette ad abbandonare un partner violento. A loro viene donata “La valigia di Caterina”, una borsa carica degli strumenti che servono per andare via di casa, trovare un lavoro, avere una buona salute, garantire ai propri figli un ambiente sereno.

L’iniziativa, unica in Italia, è dell’assessorato alla comunità e alle famiglie del Comune di Vicenza, dell’associazione Donna chiama Donna, che gestisce il Centro Antiviolenza (CeAv), e dei Lions di Vicenza e provincia ed è ispirata e dedicata all’avvocato vicentino Caterina Evangelisti Fronzaroli, presidente dell’Aiaf Veneto (associazione italiana degli avvocati per la famiglia e i minori), scomparsa nel 2015 al culmine di una vita professionale e umana dedicata alla tutela dei minori e delle donne maltrattate.