Sava in lutto per la morte di Damiano, Nella e Toruccio: distrutti i Pesare

La strage di Sava è un incubo per tutti. Un appuntato dei Carabinieri si è trasformato in pochi istanti in un pluriomicida pare per una lite patrimoniale. Raffaele Pesare (53 anni) ha ammazzato da distanza ravvicinata il padre Damiano (85 anni), la sorella Maria Pasana detta Nella (50 anni) e il cognato Salvatore Bisci detto Toruccio, agricoltore di 69 anni. L’uomo ha rivolto la pistola contro se stesso e ha sparato. E’ stato subito ricoverato all’ospedale Giannuzzi di Manduria e da qui trasferito al Policlinico di Bari per un intervento di chirurgia maxillo-facciale. Nel nosocomio è piantonato dai suoi colleghi in stato di arresto. Le sue condizioni sono gravi ma non è in pericolo di vita. Alla base della strage ci sarebbero dissidi per motivi economici.

Il dramma si è consumato in via Giulio Cesare in centro in casa della sorella. L’appuntato è stato visto parcheggiare in fretta l’auto davanti all’abitazione poi gli spari. I sanitari del 118 hanno trovato il Carabiniere su una sedia che perdeva sangue dal naso. Ha detto di avere fatto una follia poi è andato in arresto cardiaco. Gli infermieri in casa hanno trovato i tre cadaveri. Nell’appartamento si sono recati la pm Mariagrazia Nastasia e il procuratore aggiunto Maurizio Carbone, che hanno affidato gli accertamenti medico-legali a Ivan Tortorella.

Salvatore Bisci, per tutti Toruccio, era molto conosciuto in paese. Pochi minuti prima della strage era nella piazza San Giovanni mentre prendeva il caffè al bar.  Il carabiniere che ha sparato ha moglie e due figli. Il sindaco, Dario Iaia, sostiene si sia trattato di una “sciagura inimmaginabile”. “Conosco bene i protagonisti, persone tranquille e rispettabili: mai avrei immaginato una cosa del genere”. “Erano tutte bravissime persone – dichiara don Fernando, parroco della chiesa Madre – conosciute e stimate. Sono entrato nella casa e ho pregato per loro”. Sava è in lutto incredula per quanto accaduto.

carro funebre