Ancona. Il dna conferma: il corpo è di Renata Rapposelli

E’ arrivata la conferma mediante l’esame del Dna. Il corpo senza vita trovato rinvenuto nelle campagne di Tolentino in provincia di Macerata appartiene a Renata Rapposelli. Si tratta della pittrice di Ancona di cui si erano perse le tracce dal 9 ottobre. L’ultima volta era stata a Giulianova in provincia di Teramo. Per l’omicidio sono iscritti sul registro degli indagati l’ex marito Giuseppe Santoleri (che avrebbe tentato il suicidio) e il figlio Simone, accusati di concorso in omicidio e occultamento di cadavere. Il ragazzo è stato convocato nelle ultime ore dai Carabinieri ma si è avvalso della facoltà di non rispondere.

Il responso del test del Dna non è ancora completo. Ad identificare il corpo sono i risultati dell’esame comparativo sui resti della donna che, insieme con i campioni di saliva e capelli prelevati dai figli, confermano che si tratta della pittrice.

La Rapposelli è scomparsa dopo una visita all’ex marito e al figlio che abitano in Abruzzo. Domani è in programma l’esame autoptico. Giovedì è in calendario un sopralluogo dei Carabinieri del Ris nell’appartamento di Ancona, dove la donna abitava. La figlia di Renata Rapposelli aveva riconosciuto come appartenenti alla madre gli oggetti trovati vicino ai resti del cadavere nei pressi di Tolentino. La donna ha riconosciuto l’orologio che è certa apparteneva alla pittrice. La stampa locale avanza l’ipotesi che la sessantenne sia stata gettata ancora viva nel dirupo. Sono stati l’ex marito e il figlio? Cosa è successo realmente? L’auspicio è che i due uomini se sono i colpevoli si tolgano il peso dalla coscienza e spieghino come e perchè hanno ucciso la Rapposelli.

Renata Rapposelli