Senza Mondiale Buffon dice addio alla Nazionale

E’ l’ultima chiamata per l’Italia e anche per Gigi Buffon. Questa sera a Milano Italia-Svezia è qualcosa in più di una gara, è la sfida che può rappresentare uno spartiacque. La Nazionale se non si qualifica per Mosca scrive una delle pagine peggiori del calcio italiano. Senza Mondiale potrebbe finire già questa sera il cammino di Buffon in Nazionale. Il calciatore ha sostenuto in più circostanze che per lui sarebbe stato l’ultimo campionato del Mondo, poi avrebbe detto addio al gruppo azzurro e al mondo del pallone. Senza il biglietto per Mosca l’addio potrebbe essere anticipato.

Mister Ventura da molti ribattezzato “Sevntura” sente su di lui il peso di questa sfida. E’ finito più di tutti sul banco degli imputati. A San Siro dovrebbe rivoluzionare la formazione battuta dalla Svezia. Il ct sarebbe dell’idea di non tornare al 4-2-4. Opererebbe tre cambi rispetto. Esclusi Verratti (squalificato) e con lui De Rossi e Belotti. Dovrebbe esserci il 3-5-2, con l’ex BBC bianconera a protezione di Buffon, poi un centrocampo affollato con: Darmian a sinistra, Candreva a destra, Jorginho nel mezzo e ai suoi fianchi Parolo e Florenzi. Gabbiadini sarebbe preferito a Insigne in attacco.

Gigi Buffon è cosciente che a Milano potrebbe essere la sua ultima partita in Nazionale. “E’ un bivio importante, il ‘dentro o fuori’ è capitato tante volte nella mia carriera, ma non cambierà le mie decisioni sul futuro. La mia situazione è secondaria rispetto alla squadra”. Il portiere fa appello al pubblico. “Siamo costretti a una piccola impresa, è necessario che la gente ci sostenga. Ma noi dobbiamo farci aiutare con i fatti, è inutile mandare messaggi a parole. L’importante è che i tifosi accettino qualche piccola sbavatura, perché così un giocatore si sente aiutato e spinto. Se, viceversa, piovono fischi e critiche, gli effetti sono negativi… per quelli c’è spazio dal novantesimo minuto in poi, ognuno di noi deve avere l’umiltà di accettarli”.

Per Buffon la Svezia non è un brutto cliente e la gara è in mano all’Italia. “Dipende tutto da noi, dal nostro modo di porci nei confronti della Svezia rispetto all’andata. Sono 20 anni che quella Nazionale ha uno stile definito, gioca in maniera consolidata. Chi verrà a sostenerci dovrà spogliarsi dalle maglie dei club, Juve, Milan, Inter, Roma o Napoli, perché servirà soltanto unità nel nome della maglia azzurra”.

Gigi Buffon