Il mercato della sicurezza informatica crescerà del 10,2% nel prossimo quadriennio

C’è un presente digitale. C’è un futuro totalmente digitalizzato. Ci saranno auto senza pilota, città intelligenti, case completamente domotiche. Il mercato guarda al prossimo futuro con entusiasmo. Noi tutti vediamo una realtà ai limiti della fantascienza. Ma le sfide da superare sono numerose. Una delle più importanti è quella della sicurezza informatica, fattore di crescita di cui non si può fare a meno. Il crimine informatico è in aumento. Tutte le aziende, a prescindere dalla dimensione o dall’ambito, sono possibili vittime di un attacco informatico. Per schermarsi è bene scegliere partner affidabili come Consulthink, azienda leader nel mondo ICT, che vanta una grande esperienza per imprese del settore privato e pubblico. Consulthink progetta e sviluppa soluzioni sul fronte Big Data e Security per settori della Pubblica Amministrazione, degli operatori telefonici e delle utility.

Hacker: il business

Gli hacker mirano a conseguire guadagni. Lavorano in senso contrario agli interessi delle aziende. Rappresentano minacce informatiche. L’unica arma è avvalersi di sistemi di difesa. Il mercato della sicurezza informatica cresce esponenzialmente. Si stima un +10,2% annuo tra il 2017 ed il 2021. Entro il 2017 saranno stati spesi 83.5 miliardi di dollari (+10,3% sullo scorso anno) per la sicurezza degli apparati informatici. Si arriverà tra quattro anni a 119.9 miliardi di dollari annui spesi. L’aumento delle minacce informatiche spinge a destinare fette importanti del proprio budget a protezione dell’azienda dai cyber criminali. L’innovazione della trasformazione digitale tocca tutti gli ambiti economici. L’investimento in sicurezza informatica è maggiore nella finanza e nel settore della PA.

Sicurezza informatica: investimenti

hackerLe spese maggiori nell’anno che volge al termine sono state effettuate nell’80% per software e servizi. Ben 27 miliardi di dollari sono stati spesi per integration services e managed security services. L’America del Nord è il più grande “consumatore” di sicurezza informatica con 37.8 miliardi in valuta statunitense. Tra Africa, Europa e Medio Oriente la spesa si attesta sui 26.2 miliardi di dollari. Asia-Pacifico sono sui 12 miliardi di dollari. L’Italia è abbastanza indietro sul fronte digitale e anche della sicurezza informatica. Il ritardo si accentua nella Pubblica Amministrazione nonostante gli investimenti siano incessanti ma non sufficienti. Ad incidere anche la necessità di formare del personale di età avanzata, il costo di aggiornamento di dotazioni tecnologiche e di software. Le aziende private italiane sono più all’avanguardia rispetto al settore pubblico. Si registra però un divario tra grandi e piccole città. Se il centro Nord investe molto in sicurezza informatica, il Sud stenta. Va aggiunto che alcune Regioni italiane sono molto più avanzate grazie anche ad un tessuto imprenditoriale più dinamico e fiorente. Il privato cittadino non può sentirsi esente da possibili attacchi informatici. Il consiglio è di mantenere i propri dispositivi connessi ad internet sempre ben protetti e di non sottovalutare la spesa in sicurezza informatica.