Come mantenere al meglio la tua canna fumaria

La canna fumaria è un elemento di fondamentale importanza per il riscaldamento di qualsiasi ambiente. Tuttavia, come gli altri impianti di riscaldamento, anche la canna fumaria necessita di una continua manutenzione, in grado di garantirne un corretto funzionamento, nonché buone prestazioni che non gravino eccessivamente sulla spesa economica ed energetica.

La canna fumaria può essere collegata ad una stufa a combustione piuttosto che ad un caminetto e realizzata con i materiali più disparati. La sua funzione è quella di trasportare i fumi prodotti dal processo di combustione all’esterno, senza permettere che questi si riversino negli ambienti interni. Questo sistema deve essere progettato in maniera perfetta e non può essere risolto collocando un semplice tubo deputato alla raccolta dei fumi. Al contrario, andrà realizzato in un certo modo, mediante tecniche adeguate e nel totale rispetto delle fondamentali norme di sicurezza.

Come pulire la canna fumaria

La pulizia della canna fumaria è un’operazione necessaria, che incide sul funzionamento della stessa e sul corretto tiraggio dei fumi. Per evitare ogni genere di problema o intoppo, è opportuno far controllare periodicamente la canna fumaria da ditte specializzate, al fine di verificare l’assenza di ostacoli non visibili quali nidi d’uccelli, vespe, calabroni, accumuli di fuliggine, etc.. Sarà opportuno procedere con un controllo della stessa prima dell’arrivo dell’inverno, onde evitare di dover incorrere in brutte sorprese proprio quando sarà giunto il momento dei primi freddi. Gli operai specializzati sono dotati delle qualifiche tecniche e di tutto l’occorrente per intervenire dove occorre, eseguendo semplici opere di pulizia, piuttosto che interventi di manutenzione straordinaria della canna fumaria. Molte aziende sono in grado di applicare le tecniche più sofisticate, come la video-ispezione, molto importante al fine di stabilire l’intervento da portare a termine. Per evitare di dover ricorrere ad opere di manutenzione straordinaria, comunque, è importante che l’utente utilizzi sempre in maniera corretta il caminetto. Per non rovinare la stufa o il camino, infatti, è molto importante utilizzare soltanto legna o pellet di buona qualità, evitando la legna troppo resinosa che può favorire la formazione di fuliggine e strati appiccicosi difficili da rimuovere. Una fase molto importante è quella iniziale, durante la quale è consigliato tenere aperte le valvole del tiraggio, le saracinesche della cappa e le prese d’aria, in modo da far sì che i fumi portino a temperatura la canna fumaria, ottenendo in breve tempo un bel fuoco, abbondante e vivo.

canna fumaria

Non appena la canna fumaria si sarà riscaldata a sufficienza, sarà possibile richiudere le valvole di tiraggio e la serranda, in modo da garantire alla legna una combustione lenta e regolare. Qualora si dovessero manifestare chiare avvisaglie di un funzionamento non perfetto della canna fumaria, sarà necessario ricorrere ad una profonda pulitura della stessa. I sintomi più comuni di una canna fumaria sporca sono: un forte odore di fumo sul pavimento di fronte al focolare; la caduta di grosse quantità di fuliggine ogni volta che viene chiusa la saracinesca della canna fumaria; l’odore di fumo negli ambienti. Per pulire la canna fumaria basta scorrere la spazzola adatta all’interno del tubo, in modo da asportare tutti i detriti e i residui presenti. Tuttavia, quando si procede con la spazzolatura, è necessario prestare molta attenzione a non rovinare la porzione interna della canna fumaria e a non scalfire la struttura.

Per la pulizia della canna fumaria è possibile procedere sia dall’alto che dal basso. Quella effettuata dall’alto è la più pratica, sebbene sia molto importante fare attenzione ad alcuni fattori, quali il posizionamento della scala, la forma del tetto, l’altezza del comignolo, etc.. Se si sceglie di operare dall’alto è necessario sigillare la bocca del camino, allo scopo di evitare che l’ambiente possa sporcarsi con i detriti fuoriusciti dalla canna. Una volta terminata la pulizia, sarà opportuno raccogliere tutta la fuliggine e ripulire il focolare. È assolutamente sconsigliato, infatti, accendere un fuoco in un camino colmo di fuliggine: ciò non farebbe altro che provocare la risalita delle ceneri all’interno della canna fumaria. In genere, la pulizia va effettuata ogni due anni, sebbene la frequenza dipenda dal modello di stufa o di camino e soprattutto dall’uso che se ne fa. La pulizia di una canna fumaria dal basso è più difficoltosa, ma spesso è anche l’unica metodologia che si può applicare. In questo caso sarà opportuno usare una spazzola dotata di un’asta telescopica che consenta di raggiungere l’altezza desiderata.

Quali accessori utilizzare

Gli accessori per canne fumarie da impiegare per una corretta pulizia delle stesse, annoverano pochi arnesi specifici. Il più importante è senza dubbio lo scovolo, che consiste in una semplice spazzola, molto resistente, possibilmente dotata di setole metalliche disposte a raggiera e di un manico che consenta di raggiungere qualsiasi altezza.

Il manico della spazzola deve essere telescopico, oppure costituito da piccole aste da collegare l’una con l’altra. Qualora la canna fumaria dovesse avere una struttura particolare, sarà opportuno dotarsi di un’asta con innesti snodati e regolabili, che permetta di raggiungere i punti più critici della struttura. Prima di dare il via alle operazioni di pulitura potrebbe essere il caso di impiegare in maniera preventiva alcuni prodotti scrostanti, allo scopo di migliorare l’esito della pulizia ed asportare eventuali residui difficili da rimuovere. In genere, questi prodotti sono combustibili e consentono di rimuovere dalla canna fumaria tutte le incrostazioni più ostinate.

Proprio per la loro elevata infiammabilità, tali prodotti devono essere impiegati con molta cautela e soltanto in casi particolari, a molte ore di distanza dall’ultima accensione della stufa o del camino e dopo aver rimosso completamente la cenere dalla superficie del focolare. Uno degli accessori per canne fumarie più bizzarro, ma al contempo utile, è la fune, da applicare alla spazzola quando si opera dall’alto verso il basso, possibilmente aggiungendo un peso di un paio di kg, in modo da facilitare la discesa della spazzola lungo la canna fumaria.

Verificare sempre il corretto serraggio della canna fumaria

In ultimo, ma non per importanza, è sempre utile verificare dopo le operazioni di pulizia il corretto ancoraggio della struttura, sia quella interna che esterna. Andando ad ispezionare vi sarà facile vedere che le parti della canna fumaria sono unite mediante delle fascette di bloccaggio senza le quali la struttura non potrebbe sostenersi autonomamente. Verificare attentamente che le fascette siano in buono stato e che non vi siano rotture o usure particolari dovute magari agli agenti atmosferici. Normalmente le fascette di bloccaggio sono realizzate in acciaio o rame e difficilmente si usurano con il tempo.