Le scommesse fanno girare l’economia

L’Italia ha un primato nel vecchio continente: è infatti il paese in Europa ed il terzo addirittura a livello mondiale dove si gioca d’azzardo e si scommette di più. Non ci si può nascondere dietro un dito che questo fenomeno porti con sé alcuni gravi problemi rappresentati principalmente dal gioco compulsivo che spesso si trasforma in vera e propria patologia (GAP è l’acronimo di gioco d’azzardo patologico) con ulteriori conseguenze drammatiche come l’usura oltre ad enormi problemi relazionali tra il malato di ludopatia (stime arrivano a parlare di un milione di italiani con livelli di patologia diversa) e le persone a lui/lei vicine. Detto tutto questo però, è indubbio che questo settore muove capitali importanti e con un numero di addetti coinvolti piuttosto elevato. Iniziamo subito con il dire che secondo le ultime statistiche quella del gioco d’azzardo è la terza impresa d’Italia e che nel 2016 l’intero settore ha dato 10 miliardi di tasse allo stato italiano, a fronte di 95 miliardi mossi dall’intero settore. Una crescita del 7% a cui neppure il PIL cinese riesce a stare dietro. I numeri di aziende e addetti coinvolti in questo giro d’affari è in continua cresce con percentuali a due cifre. Sorprende dunque scoprire che, nonostante la crescita esponenziale del settore, la possibilità di giocare online a qualunque ora del giorno e della notte dove i portali specializzati offrono incentivi elevatissimi per iniziare a giocare come Unibet Bonus Benvenuto, il gioco d’azzardo illegale abbia fatturato secondo le stime ben 10 miliardi di euro nel corso del 2016. Una cifra impressionante che spesso la filiera del gambling legale ha messo in rilievo per ricordare come la diminuzione di sale autorizzate di cui si sta dibattendo proprio in questi giorni in vista di un possibile accordo fra stato e regioni, possa far aumentare ulteriormente le dimensioni di questo fenomeno tutt’altro che estinto. Tornando al mercato legale, sono oltre 400 mila le slot machine presenti sul territorio nazionale, ovvero una macchinetta all’incirca ogni 150 persone. Il primato del numero di slot presenti in città non poteva che andare a Roma visto il suo numero di abitanti con la più grande sala slot che arriva ad avere l’impressionante cifra di 1000 macchine da gioco. In totale nella capitale ci sono circa 20 mila macchine da gioco. Subito dietro a quasi pari merito Milano e Napoli con 15 mila. Le imprese presenti sul mercato nazionali sono circa 6 mila e 600 che gestiscono oltre 120 mila esercizi. Gli addetti del settore sono 140 mila considerando tutto il settore come tecnici informatici e operatori dei call center. Nonostante la capillarità del gioco d’azzardo in ogni parte d’Italia, la possibilità di puntare in centinaia di giochi online con il proprio smartphone, tablet o PC, rimane ancora comunque immutato il fascino dei quattro casinò presenti in Italia. Nel primo quadrimestre di quest’anno sono arrivati ad incassare quasi 100 milioni di euro. Un terzo del fatturato proviene Venezia così come da Campione d’Italia mentre cifre più basse sono state incassate da Saint Vincent e Sanremo.