Le specialità di Sichuan

La tradizionale cucina piccante e quella più delicata cantonese Dim Sum: da Gui-Jie, il nuovo ristorante cinese nella chinatown milanese, i sapori di una volta, i prodotti bio e il digestivo di bellezza. Inedite proposte culinarie per la Fashion Week, dal 20 al 25 settembre

Nel triangolo di via Sarpi, nel cuore della chinatown milanese, ha recentemente aperto il ristorante cinese Gui-Jie. Il primo piano, arredato di rosso, è abbellito da lanterne e ombrellini dipinti, mentre il secondo è caratterizzato dai mattoni a vista che creano una godibile atmosfera. Un locale accogliente, delizioso e che si distingue dalle numerose trattorie e tavole calde orientali della zona, specie per il tipo di cucina che propone: quella tipica della regione di Sichuan, un misto di prelibatezze ricche di sapori forti e speziati, per lo più piccanti e dai profumi intensi e quella cantonese Dim Sum, dal gusto decisamente più delicato. Tra le molteplici scelte presenti in menu non si trovano gli involtini primavera o il riso bianco con frittatina, piselli e prosciutto cotto a dadini, ma pietanze particolari realizzate con grande maestria ed estro da Liu Zhi, chef d’hotel stellato a Pechino e nella stessa Sichuan, da un anno in città. Tra le sue specialità più apprezzate ci sono i ravioli ripieni al vapore, lo stufato con testa di pesce, di aragostine e di gallina, il manzo alla piastra, le melanzane in agrodolce e il dolce di luna con sesamo e soia. Ogni piatto soddisfa gli occhi non solo il palato, dando così vita al meraviglioso piacere di stare a tavola.

A gestire il ristorante di sessanta posti c’è Leisha Zheing, capelli neri lunghissimi, nata a Ruian (sulla costa orientale cinese),  dove il papà ha fatto il sindaco e la mamma l’insegnante alle scuole medie. Con il piglio da imprenditrice (dall’89 conduce anche la direzione di Yin Tao, un rinomato ristorante a Monza), instancabile e sempre attenta alle richieste dei suoi clienti, riesce a trasmettere la cultura gastronomica del proprio Paese attraverso un ricco ventaglio di tradizionali e studiati piatti a base di pollo, manzo, pesce e crostacei, le cui ricette sono antichissime e alcune segrete. Per la ristorazione di Milano e dintorni si tratta senza dubbio di una ricchezza acquisita. Leisha Zheing si sta inoltre avvicinando sempre più a una alimentazione salutare e non trascura i problemi che possono riguardare l’ambiente. Utilizza per esempio farina bio, vanta una lista completa di vini biologici, sia bianchi che rossi e tra i suoi progetti c’è quello di aderire alla nuova Legge 166 che come finalità ha quella di ridurre gli sprechi, con lo scopo di aiutare i più bisognosi, per una migliore solidarietà sociale. In pratica il cibo avanzato non verrà buttato, ma donato ai poveri.

Con passione sconfinata per il suo lavoro ed esperienza ventennale nel settore, Leisha Zheing, che alcuni habitué del locale hanno soprannominato “zia”, in breve tempo, ha fatto di Gui-Jie un irrinunciabile punto di ritrovo “modaiolo” che vede una varia clientela spaziare dagli studenti di Bocconi, Marangoni e Brera ai giovani artisti cinesi, dagli stranieri di passaggio ai milanesi più esigenti alla costante ricerca di “qualcosa di nuovo”, come la zuppa di pesce in scodella di fuoco o il rotolo di manzo in brodo piccante, accompagnato da ciotole di riso rigorosamente al naturale.

In occasione dell’imminente settimana della moda, che si svolgerà a Milano dal 20 al 25 settembre, Leisha Zheing ha pensato di arricchire il proprio menu con piatti maggiormente ricercati, a prezzi come sempre contenuti. Le specialità per la Fashion Week non mancheranno. Così come “il digestivo di bellezza”, una grappa di prugne dal gusto morbido, a cui non si può proprio dire di no. Gui Jie: via Lomazzo 17 Milano – Tel. 02 34535184 Cell. 380 7994959 – Chiuso il martedì

Milano ristorante cinese