Resilenza. Il Campidoglio guarda a strategie di lunghissimo periodo
Roma fa parte di 100 Resilient Cities, un progetto che sostiene una approccio alla resilienza che va oltre i soli eventi traumatici, includendo anche quelli “stressanti” che indeboliscono ciclicamente il tessuto di una città. Una visione ottimale per rispondere efficacemente agli eventi avversi e fornire alla popolazione servizi di base migliori.
Tra le menti di questo progetto internazionale c’è Samer Bagaeen il quale afferma che “100 Resilient Cities è entusiasta di continuare il lavoro con Roma, in quanto cerca di creare e implementare una strategia di resilienza urbana. Noi, insieme ai nostri partner, siamo pronti a collaborare con la città sul lavoro da portare avanti”.
Il Campidoglio punta su strategia di resilienza per fare fronte alle trasformazioni profonde e all’imprevedibile. Roma lavora per mettere in campo strategie di lunghissimo periodo che tengano conto delle profondissime trasformazioni che investono il pianeta per gli aspetti climatici e il continente europeo per la perdita di peso geo-politico, per i mutamenti della demografia e dell’economia mondiale da cui derivano. La giunta Raggi non guarda solo all’ordinario ma ragiona “sulle prospettive di medio e lungo periodo e trasformarle in strategie serie e conseguenti decisioni”. E’ quanto si legge in una nota stampa.