L’Università Popolare degli Studi di Milano contro i Siti Fake

Google continua a muoversi seriamente nella lotta contro la diffusione di notizie false e ha bannato ben 200 editori dalla piattaforma AdSense, assicurandosi così che la diffusione di bufale e notizie false, troppo spesso prese per vere dai condivisori seriali sui social network, non guadagnino da questa disinformazione, o che almeno non lo facciano tramite Google. =========================================== AGGIORNAMENTO DEL 10 AGOSTO 2017 Il sito presto.news ha cambiato nome da pochi giorni e ora si chiama “evidence based review”. Il Diffamatore è il sedicente “PROF.” GIUSEPPE MACARIO. Numerose sono le denuncie internazionali e al momento è nato un sito che denuncia le operazioni poco chiare di questo diffamatore seriale: il sito che documenta tutte le malefatte di questo personaggio che si spaccia per professore universario della Università della Gente è http://giuseppemacario.info =========================================== AGGIORNAMENTO Università Popolare di Milano all’attacco: prima sentenza di condanna per chi ha diffamato un membro dell’ateneo Purtroppo non è così per ancora molti siti Fake che nell’anonimato e senza la registrazione come testata si fanno passare per testate giornalistiche, e addirittura spacciandosi per altre testate configurandosi come siti cloni di altri siti web. È il caso di www.presto.news, un sito che si fa passare per una radio svizzera e diffonde frasi ingiuriose nei confronti di attività italiane. Qualcuno avrà osservato nelle pagine interne che diffamano un ateneo le pubblicità di Google, si palesa dunque uno scopo pecuniario nell’intera operazione. Giudicate voi:
Abbiamo chiesto spiegazioni all’Università Popolare degli Studi di Milano, una delle vittime della diffamazione a mezzo stampa che compare nell’interno delle pagine di questo sito web. Ecco la risposta del Presidente dell’Università, il Dr. Marco Grappeggia.
“Le affermazioni contenute nel loro testo sono altamente lesive e contengono perciò gravi ipotesi di reato. Per queste ragioni abbiamo già dato mandato agli avvocati per sporgere denuncia agli organi competenti ai fini dell’accertamento di ogni responsabilità – prosegue la nota -. Inoltre è prevista una azione civile per il risarcimento dei danni che è stato calcolato ammontino a circa 2 milioni di euro di danno di immagine. A riguardo si precisa che il ricavato sarà interamente devoluto in beneficenza”.
Rif. http://www.unimilano.org/wp-content/uploads/unimilano_-_pubblicazione_gazzetta_ufficiale.pdf