Più opportunità per lo sviluppo del car sharing station based
Il car sharing a Milano è un mezzo efficace di mobilità pubblica, diffuso soprattutto in modalità free floating. Palazzo Marino vuole dare ulteriore sviluppo a quello station based e favorire in particolare chi intende fornire il servizio con veicoli elettrici ma anche i privati che mettano a disposizione dei loro utenti stalli interni.
Milano: il car sharing station based
Si utilizza di una postazione fissa. E’ prenotabile in modo più semplice anche con tempi più lunghi. Si presta a sostituire flotte aziendali e a diventare un servizio messo a disposizione di grandi realtà condominiali. Può avere un grosso sviluppo grazie all’utilizzo delle app e a trovare posto in spazi privati, anche reti di parcheggi interni alla città, da qui l’apertura a realtà private.
Tra le altre linee guida delle quali dovrà tenere conto il bando: il servizio di car sharing pubblico dovrà avere una flotta minima di 100 veicoli e quello privato condominiale o aziendale di 10, i servizi dovranno essere sempre esercitati esclusivamente all’interno degli stalli a disposizione del gestore con la possibilità, incentivata grazie ad agevolazioni tariffarie, di allargarsi ai comuni dell’Area Metropolitana, in accordo con le amministrazioni interessate.
Le regole per i lotti
Le linee guida definiscono un canone mensile per ogni auto della flotta di car sharing pari a 60 euro che copre in modo forfettario le spese di utilizzo di strisce gialle e blu e l’ingresso in Area C. Due i lotti di assegnazione composti da 151 stalli ciascuno e dislocati in 100 località distribuite sul territorio cittadino.
La base d’asta per l’assegnazione di ciascun lotto è di 5.996 euro al mese. Sarà possibile installare punti di ricarica elettrica nelle aree in concessione anche aperti alla collettività. È previsto un incentivo pari a uno sconto del 4% sul canone per ogni punto di ricarica pubblico installato.