Il Casu Marzu tra gli “Orrori da gustare”

Certe notizie sembrano talmente assurde da non sembrare vere, alcune sono decisamente curiose, ma altre ancora possono addirittura essere disgustose! E quella che vi raccontiamo è una di quelle notizie che farebbero venire il voltastomaco anche al più temerario dei temerari.

casu marzu

Il Casu martzu, modde, becciu, fattittu, giampagadu, cundítu o frazigu; insomma la specialità sarda conosciuta con tantissimi nomi differenti a seconda della microregione di provenienza, è entrata nella classifica dei cibi più disgustosi al mondo: i cosiddetti “orrori da gustare” tanto amati dalla star della televisione Andrew Zimmern (critico gastronomo che da anni conduce il programma “Bizarre Foods”). E in effetti la notizia non stupisce affatto, o meglio gli unici a sembrare sorpresi sono proprio i golosi sardi, i quali non riescono a capire come mai questa delicatissima prelibatezza possa essere così mal considerata dal resto del mondo. Per chi non sa di cosa stiamo parlando, il Casu Marzu è una particolissima varietà di formaggio pecorino caratterizzata dalla presenza al suo interno di alcune piccole larve di mosca casearia. Avete capito bene: Mosca Casearia! Praticamente se da un lato la maggior parte della popolazione mondiale fa di tutto per tenere lontani vermi ed insetti dalla propria dispensa, dall’altra i sardi addirittura favoriscono la diffusione di intere colonie al fine di rendere speciale ed unico uno dei prodotti tipici della loro tradizione. Il Casu marzu viene realizzato da centinaia di anni, ed il processo di produzione è forse più disgustoso del prodotto finito! Infatti le mosche vengono inserite manualmente all’interno della forma di formaggio e lasciate all’interno dello stesso per mesi. Durante questo lasso di tempo tempo esse si riproducono depositando delle larve, quest’ultime si cibano del formaggio lasciando dietro di sé escrezioni di grassi pre-digeriti, proteine e zuccheri. In sostanza, le larve consentono una fermentazione “speciale” che permette al formaggio di sviluppare una consistenza morbida ed un sapore prelibato. E non finisce qui! C’è un dettaglio curioso che potrebbe rendere ancor più spaventosa l’idea di cibarsi di questo prodotto d’eccellenza. Una volta scoperchiata la forma di formaggio, i vermi percepiscono il pericolo e tentano quindi di scappare compiendo dei balzi e lanciandosi per distanze che possono arrivare fino a 15-20 centimetri. Oggi non è facile acquistare casu marzu poiché la legalità del formaggio stesso è motivo di contesa all’interno dell’Unione Europea. Tecnicamente infatti, il processo di produzione è in contrasto con le norme igieniche comunitarie… ma vallo a spiegare ai sardi, che al contrario intendono preservarne la tradizione a tutti i costi ed hanno addirittura richiesto il marchio DOP. Ad ogni modo, pare che chi abbia avuto il fegato di assaggiare il Casu Marzu sia rimasto letteralmente folgorato dal suo sapore gustoso, e in effetti se migliaia di persone tutt’oggi continuano a inneggiarlo, un motivo dovrà pur esserci. Inoltre è risaputo che a livello statistico la popolazione sarda sia la più longeva d’Italia (c’è una grande concentrazione di abitanti ultra-centenari); è possibile che siano i vermi l’igrediente segreto per l’elisir di lunga vita?