Tangenziale di Napoli. Ai domiciliari Francesco Caprio e Paola Ciccarino

arrestiDevono rispondere a vario titolo di turbata libertà degli incanti e intestazione fittizia di beni, con l’aggravante mafiosa, i 5 soggetti tratti in arresto dai Carabinieri tra Napoli e Caserta in merito a gare d’appalto per la manutenzione del tronco autostradale della tangenziale di Napoli, per un ammontare di 1,6 milioni di euro.

Gli indagati sono un imprenditore ritenuto vicino al clan dei Casalesi, due suoi figli e due funzionari della Tangenziale di Napoli Spa.

L’accusa di turbativa d’asta riguarda i lavori di manutenzione delle gallerie della Tangenziale tra le quali quella denominata Solfatara e del manto stradale.

Antonio Piccolo era già detenuto per la vicenda Cpl Concordia

Su disposizione del Gip in 4 sono finiti ai domiciliari. Sono i due funzionari della Società Tangenziale di Napoli Spa, Francesco Caprio e Paola Ciccarino e una ha ricevuto la misura in carcere. L’imprenditore Antonio Piccolo era già detenuto per la vicenda Cpl Concordia. Coinvolti nell’inchiesta anche i suoi figli, Michele e Jolanda, per i quali il gip ha disposto domiciliari con l’accusa di intestazione fittizia di beni aggravata dal metodo mafioso.

I fatti risalgono al 2015 e attengono opere per un importo complessivo di 1,6 milioni di euro. I due funzionari avrebbero manipolato gli atti di gara per favorire la Cogepi di Casapesenna. Nel corso dell’operazione è stato eseguito dai Ros anche un sequestro preventivo di 700 mila euro.