Paestum, Le strade della mozzarella 2017

È possibile conciliare qualità e quantità? Sarà in sintesi a questa annosa questione che cercherà di dare risposta la decima edizione de Le Strade della Mozzarella, il congresso internazionale di cucina d’autore in scena, presso il Savoy Beach Hotel di Paestum (SA), mercoledì 19 e giovedì 20 aprile. Edizione 2017 che vede per la prima volta Formamentis – già leader nella realizzazione di percorsi formativi nel mondo agroalimentare ed enogastronomico – curare l’intera organizzazione insieme agli ideatori della manifestazione, Barbara Guerra e Albert Sapere, e al Consorzio della Mozzarella di Bufala Campana Dop. Una due giorni che vedrà protagonisti – nella Sala Rossa e nella Sala Blu – alcuni dei migliori chef del panorama mondiale, pronti a rendere omaggio ai prodotti dell’agroalimentare italiano, “indagando” circa le loro straordinarie potenzialità. Chef ma non solo, perché al centro dell’attenzione, accanto all’alta cucina, ci saranno anche eccellenze storicamente popolari, come la pizza, la pasta, il panino, i fritti e il gelato. A questi saranno dedicati i cosiddetti Atelier e altri spazi della kermesse, mentre ulteriori e specifici focus andranno ad approfondire, tra gli altri, l’universo dei cocktail e dei formaggi. A moderare gli incontri saranno come sempre alcune delle più prestigiose firme del giornalismo enogastronomico. Cuochi, ristoratori e addetti ai lavori daranno dunque vita a un interessante dibattito sul tema proposto per questa decima edizione da LSDM: il rapporto, spesso difficile, tra qualità e quantità. Voci ed esperienze dirette su nuove frontiere e nuovi spunti imprenditoriali che mirano al traguardo di far coesistere i due aspetti. Si approfondirà il lavoro su tecniche e tecnologie collegate ai grandi numeri e la percezione che il pubblico ha della ristorazione d’autore. Dallo sguardo dei giovani, che rappresentano il futuro della cucina italiana, a quello di chi ha fatto delle scelte nette di autarchia e sostenibilità nella propria azienda. Dai nuovi format di consumo veloce in luoghi ad alta densità di pubblico al rinnovamento del concetto di “panino italiano”, fino alla grande rivoluzione della pizza napoletana, modello economico sempre più organizzato e di rilievo per il sistema delle imprese agroalimentari. Non mancherà inoltre uno sguardo sulla capacità di gestire la sala e chiaramente lo studio di case history internazionali.