Si è svolto a Malta il 1° Memorial Johanna Boni

Ancora morti sulle strade. Ogni anno in Italia scompare un paese di quattromila persone. Tante sono le vittime delle strade italiane, 300.000 sono i feriti, ed oltre 20.000 i disabili gravi prodotti da questa guerra non dichiarata. Il parlamento Europeo ha chiesto all’Italia di ridurre del 40% in dieci anni questi numeri. A ciò, lo stato italiano ha risposto con un sempre calante presidio del territorio e con un grave ritardo nell’adeguamento degli organici delle forze dell’ordine e delle norme del Codice della strada. L’Associazione Italiana Familiari e Vittime della Strada ha avanzato negli anni, alle alte cariche dello Stato, la richiesta di ufficializzare la Giornata ONU del Ricordo delle Vittime della Strada, perché la memoria sia monito per la prevenzione e per rendere onore alle vittime di una guerra non adeguatamente affrontata, che sulle nostre strade continua a lasciare morti e disabili permanenti. Intensi, toccanti, momenti pieni di emozioni. Questo, in sintesi, i tre giorni, dal 17 al 19 marzo 2017, che si sono svolti a Malta, in occasione del 1° Memorial Johanna Boni, con un incontro di calciosabato 18 marzo 2017, presso lo Stadium Mellieha Malta, tra la Nazionale Calcio Vittime della Strada Onlus Roma (Aifvs) e la rappresentativa Italo Maltese Vip Team. L’iniziativa è stata organizzata da BIAGIO LISA, Responsabile e fondatore della Nazionale Calcio Vittime della Strada Onlus Roma (Aifvs). L’evento è stato promosso anche dall’Associazione Memoriam, presente, infatti, il vicepresidente dell’Associazione Memoriambook, MARCO PICCIONE.Enjoy my Kawa”, mi godo la mia Kawa, aveva scritto l’8 dicembre 2015 Johanna Boni sul suo profilo Facebook. E’ la moto sulla quale la mattina del 5 gennaio 2016, è morta, in un violento scontro contro un camion, avvenuto a Lija, una cittadina distante soltanto 14 km dalla capitale La Valletta. Lei, Johanna Boni, 27 anni, era di Scoglitti e lavorava a Malta da anni, dove viveva con il suo fidanzato, un fotografo. La passione per la moto e per i viaggi, condivisa da entrambi, è testimoniata dalle tante foto pubblicate sul social network. La dinamica dell’incidente non sono state mai chiare. Johanna era cresciuta a Scoglitti, frazione marinara di Vittoria, dopo gli studi al liceo linguistico Mazzini aveva aperto un negozio di animali. Da qualche anno si era trasferita a Mosta, paese a nord ovest della capitale dell’isola dei Cavalieri, dove lavorava in una nota società assicurativa. Un problema gravissimo di salute pubblica non adeguatamente posto a livello politico – dichiara Giuseppa Cassaniti Mastrojeni presidente AIFVS, Associazione Italiana Familiari e Vittime della Strada, presente a Malta – non basta votare la legge sull’omicidio stradale, bisogna fare molto di più per prevenire il sinistro stradale. Segnali di seria attenzione ai problemi reali per la difesa e la tutela della vita, bene comune che appartiene a ciascuno di noi. La mamma, Josephine Mifsud (maltese) e il padre Pippo Boni (siciliano), quando possono, sono sul posto. Stanno in silenzio, sistemano i fiori, le conchiglie provenienti da Scoglitti, spiaggia che amava Johanna e vanno via. La gente viene qui a pregare come fosse il cimitero. Il luogo in cui muoiono le persone per i parenti diventa un posto simbolo. Come se, proprio in quel punto, rimanesse per sempre l’anima dei loro cari che non ci sono più. Dopo l’incidente, è iniziato un doloroso ed estenuante iter legale, che dovrebbe portare alla individuazione delle responsabilità, alla punizione dei responsabili con pene commisurate alla gravità dei loro reati e ad assicurare, alle vittime o ai loro familiari, un risarcimento equo. Ma a distanza di oltre un anno, nessuna risposta. Colpa di una giustizia lenta ed approssimativa ?… “ Viene calpestata continuamente la dignità dell’uomo” – affermano i genitori di Johanna – i problemi della sicurezza stradale e della giustizia riguardano tutti, nessuno escluso! L’Ambasciatore italiano a Malta, Giovanni Umberto De Vito, ha ricevuto, presso la sua Residenza, una delegazione dell’Associazione Italiana Familiari e Vittime della Strada (AIFVS Onlus) con il suo Presidente Giuseppa Cassaniti Mastrojeni, giunta a Malta per partecipare ad un evento di beneficenza in ricordo di Johanna Boni. L’Ambasciatore ha portato il suo solidale saluto a queste famiglie colpite per la perdita di loro cari. Ad un anno dall’approvazione della nuova legge che ha inasprito le pene per chi provoca incidenti, è importante lavorare sempre più sulla prevenzione e sull’educazione. Il gruppo di 40 persone giunto sull’isola, composto da volontari e anche da una rappresentanza del Comune di Comiso, includeva la Nazionale Calcio Vittime della Strada con il suo fondatore e Presidente Biagio Lisa e Marco Piccione della Memoriambook. Preziosa la presenza anche di Anthony Pasquale, noto conduttore radiofonico della radio italiana a New York ICN, che ha documentato, con le dirette e collegamenti con New York, i vari momenti della manifestazione. Sabato 18 marzo, nel primo pomeriggio, si è svolto una commemorazione davanti al luogo dell’incidente, dove è stata posta una targa con un QR Code, (Quick Response Code), ovvero un codice a barre bidimensionale, a matrice, composto da moduli neri disposti all’interno di uno schema di forma quadrata. All’interno sono memorizzate informazioni destinate a essere lette tramite un telefono cellulare, o uno smatphone, che riguardano Johanna Boni, grazie al sito www.memoriambook.com, portale attraveso il quale puoi creare il libro dei tuoi cari, inserendo foto, frasi, video o regalando dei fiori. Subito dopo, si è svolto un incontro di calcio amichevole, “Match for Life”, tra la Nazionale Vittime della Strada e una rappresentativa di Vip e Imprenditori di Malta. Coreografico il corteo di moto, di tutti i gruppi di motociclisti dell’isola, che hanno raggiunto lo stadio, organizzato da Fleur Marie Cilia Buckett. Spazio anche allo spettacolo: infatti hanno preso parte all’evento Nevil e Astrid che hanno cantato rispettivamente dal vivo l’inno italiano e maltese, Janice Azzopardi si è esibita alla chitarra e il gruppo di danza Zodiac Dancers.