L’artigianato batte la tecnologia? Torna il fatto a mano come una volta

Proprio mentre spopolavano i fast food, iniziava a fare capolino la cultura dello slow food. In piena globalizzazione, i prodotti tipici locali venivano riscoperti, protetti e valorizzati. La storia dell’uomo è fatta di cicli, di eventi che ritornano.

Allo stesso modo la tecnologia, i robot, i pc sembrano avere sostituito totalmente l’uomo in molti processi produttivi. Eppure in questa fase storica si sta riscoprendo l’artigianato. Torna il fatto a mano come una volta. La tecnologia può convivere con gli artigiani? I 2 mondi possono vivere insieme e nessuno dei 2 può o deve sopraffare l’altro.

La congiutura dell’economia mondiale

La sofferenza che sta attraversando il sistema produttivo ha riacceso i riflettori sulle cose vere, importanti, concrete. Ha consentito di isolare la frivolezza e la cultura di massa facendo riemergere la creatività. Il 2017 potrebbe essere l’inizio di un nuovo percorso di riscoperta e valorizzazione delle unicità e tipicità del mondo artigiano. Più qualità e meno prodotti massivi.

Il “prodotto in Italia”

Il cosiddetto made in Italia o Italy nella sua forma inglese, è apprezzato in tutto il mondo proprio per la sua esclusività. Anche nell’industria della moda e del tessile, l’artigianato spicca. Tornano in augue gli orologiai, i restuaratori, i maestri pasticceri. Italiani e stranieri apprezzano sempre di più quel qualcosa in più che può offrire un prodotto fatto a mano. Soprattutto se si seguono i dettami della qualità e dell’eccellenza.

Connubio artigianato e tecnologia

Paradossalmente è il commercio elettronico che funziona da motore che spinge forte gli oggetti realizzati manualmente. La sapienza degli artigiani italiani trova nella tecnologia e quindi nel web un ottimo canale di diffusione.

Una delle massime applicazioni di questo “matrimonio” e dell’artigianato 4.0 può senza dubbio essere rappresentato dalle stampanti 3D utilizzate nel mondo artigiano. Oggettistica. Oreficeria. Sono 2 settori che sfruttano al massimo la tecnologia del tridimensionale nella stampa. La stampante 3D, così come tutte le applicazioni innovative, consentono di lavorare in modo artigianale usando una tecnologia all’avanguardia. Il nuovo e l’antico si fondono aprendo la strada ad una collaborazione efficace e funzionale.

La stampante 3D

Consiste in una tecnologia appliata per produrre degli oggetti immettendo il materiale specifico nella stampante. Gli esperti del settore parlano di industria 4.0. In effetti si è di fronte ad una rivoluzione industriale in chiave digitale, ad un artigianato 4.0, alla quarta fase dell’innovazione industriale.

La grande intuzione è quella di avergli dato una funzionalità specifica immediatamente applicabile al ciclo di produzione. Questo strumento abbassa i costi per produrre, muta processi e rapporti umani, realizzando oggetti di ogni genere anche in serie.

A cogliere questa opportunità è stata ad esempio la BMW che ha attivato una sinergia con Università di Monaco di Baviera. La casa automobilistica, insieme al Dipartimento di Ergonomia e Tecnica, ha lavorato su come prevenire stress del fisico provocati da determinati processi produttivi in azienda. Da questa collaborazione il costruttore di automobili è giunto alla conclusione di dotare i suoi dipendenti di uno scanner tridimensionale che poi riproduce l’oggetto.

I progetti in 3D per le stampanti, complice la maggiore diffusione sul mercato, pur rimanendo in fascia di prezzo alta, si stanno diffondendo sempre di più. La maggiore domanda, i riscontri applicativi, hanno portato alla diminuzione dei prezzi. Le stampanti 3D stanno diventando un prodotto di grande comsumo.

Stampante 3D: i materiali

Plastica (ABS). Acido polilattico (PLA). Sono i materiali usati con maggiore frequenza nelle stampanti 3D. Per la produzione sono possibili differenti metodi dal fused deposition modeling alla selective laser sintering (SLS).

Le applicazioni

La stampante 3D è versatile e trova applicazione in molti settori. Il suo uso si spinge fino alla medicina con la realizzazione di protesi e arterie sanguigne. Le Università sono tra le prime ad averle introdotte nei propri progetti. In prima linea Sydney, Harvard, Stanford e MIT. E’ stato perfino realizzato un prototipo di scheletro di vasi sanguigni in cui sono state lasciate crescere cellule umane.

I programmi a supporto sono molto evoluti e precisi. Adobe Photoshop CC ha aderito a Sculpteo, un servizio di stampa 3D online accessibile mediante app.