Natale in casa Cupiello all’auditorium Pio X di Catanzaro

La compagnia teatrale “G. Francolino”, ha festeggiato i dieci anni di attività della residenza psichiatrica “Villa Arcobaleno” con la rappresentazione del capolavoro di Eduardo de Filippo “Natale in casa Cupiello” all’auditorium Pio X di Catanzaro.

Sono passati dieci anni da quando Villa Arcobaleno, struttura all’avanguardia nel settore della cura delle malattie psichiatriche, che si trova nella piccola comunità di San Nicola de Legistis, ha iniziato ad operare. In questo percorso l’esperienza teatrale, con la compagnia “G. Francolino”, si è arricchita di nuovi traguardi artistici e testimonia il valore terapeutico della recitazione.  Chi ha vissuto una storia sofferta che ha generato un disagio sociale, in questa attività ritrova una modalità comunicativo-espressiva idonea a riscoprire la fiducia di sé e del mondo che lo circonda, e l’impegno degli operatori (in particolare Enzo Gradia, che ha sempre coltivato la passione per il teatro ed è responsabile della compagnia teatrale) nel portare avanti questo tipo di esperienza, è molto importante. Villa Arcobaleno, da questo particolare sguardo, è un esempio positivo e riuscito di integrazione e di interazione con la comunità, ma anche modello che sperimenta quotidianamente la “terapia della parola” e dell’incontro con un tessuto sociale “normale”, recuperando la parte fondamentale dell’essere umano, la dimensione sociale e collettiva in cui si crea l’autentica cultura e la vera comunicazione. Il teatro e le arti espressive in genere hanno questa forza e questa particolare vocazione.

La compagnia teatrale intitolata a Giuseppe Francolino, ospite di Villa Arcobaleno  (scomparso prematuramente) che sentiva il teatro parte importante della sua sensibilità, dimostra come i processi terapeutici, per avere efficacia, debbono essere coadiuvati dal contesto  socio-culturale, e il linguaggio e i comportamenti che mette in moto la recitazione, è di fondamentale importanza. Non a caso nella civiltà greca classica ad Atene si organizzavano delle rappresentazioni teatrali pubbliche considerate un rito collettivo della pólis che si svolgeva durante un periodo sacro in uno spazio sacro (il teatro sorgeva a ridosso dell’altare del dio). Il teatro, proprio per questo suo carattere collettivo, assunse la funzione di cassa di risonanza per le idee, i problemi e la vita politica e culturale dell’Atene democratica: se è vero infatti che la tragedia parla di un passato mitico, è anche vero che il mito diventa metafora dei problemi profondi che l’uomo nella società contemporanea continua a vivere. Da quella lontana ma imprescindibile esperienza, sono nate le grandi opere tragiche, testi diventati fondamentali e universali per interpretare quel mondo oscuro che si agita dentro l’uomo, se si pensi ad autori come Euripide, Sofocle, Eschilo, o per quanto riguarda la commedia, ad Aristofane. Questa nobile e alta tradizione teatrale che parla di, e, a noi, è stata ricodificata nella contemporaneità da autori come Luigi Pirandello a cavallo tra la fine dell’Ottocento e da Eduardo De Filippo, nella seconda metà del Novecento. Entrambi hanno segnato la storia del teatro italiano nel XX secolo. Ed è proprio uno dei capolavori dell’attore e scrittore napoletano che è stato messo in scena, “Natale in casa Cupiello” all’auditorium Pio X di Catanzaro (il 17 dicembre). Lo scorso anno la compagnia “G. Francolino” ha recitato all’auditorium “Casalinuovo” sempre a Catanzaro, mentre il precedente anno a Vibo (auditorium Don Bosco); gli altri anni lo spettacolo teatrale avveniva tra le mura della struttura.

Quest’anno la compagnia teatrale, per la particolarità che presenta uno dei testi teatrali più conosciuti e significativi sotto il profilo non solo recitativo, ma anche artistico, si è avvalsa della partecipazione di Saverio Zinnà, nella veste di regista, e di Salvatore Manco, che ha  recitato il ruolo di Pasquale (fratello di Luca Cupiello) entrambi della Compagnia teatrale di San Calogero; ma anche del maestro Domenico Baldo che ha preparato gli ospiti di Villa Arcobaleno nell’esecuzione musicale e canora del brano “Tu scendi dalle stelle”. Come ha sottolineato l’operatore responsabile dell’attività teatrale, Gradia, con queste persone si è creato un clima di collaborazione e di amicizia sia con gli ospiti che con tutti gli operatori. Un’esperienza che ha dato ottimi frutti grazie soprattutto alla loro sensibilità umana e alla loro generosità, per il loro tempo che hanno donato agli ospiti. Gli altri interpreti dei personaggi principali di “Natale in casa Cupiello” sono stati: Maurizio Gradia (Vittorio), Rocco Ferraro (Tommasello), Nicola Percuoco (Agostino), mentre gli ospiti hanno vestito i panni di Ninuccia (Raffaele), Portiere (Salvatore), dottore (Davide); Vincenzo e Annunziato sono stati i suonatori e Antonio il figurante.

Villa Arcobaleno fa parte del gruppo Co.ri.s.s. (Cooperative riunite socio-sanitarie), e ogni anno, prima delle feste natalizie, organizza una festa per raccogliere dei fondi e per presentare al pubblico le esperienze, il  lavoro e i risultati ottenuti, facendo partecipi i cittadini per questo importante opera di recupero di persone che vivono un disagio e rischiano l’esclusione sociale. Lo ha spiegato il presidente del Co.ri.s.s. Salvatore Maesano, nel suo intervento iniziale di saluto. Egli ha illustrato le attività nelle diverse strutture della regione, che si sono aperte all’accoglienza, come dimostra Villa Caruso a Petilia Policastro (Crotone) all’interno della quale, nella “Casa Faradh”, sono state ospitate due famiglie siriane fuggite dall’inferno della guerra, con sei bambini, arrivati il 13 dicembre scorso. Maesano ha raccontato come questi bambini siano rinati dopo il terrore di un conflitto che sta sterminando tanti bambini, in corso da diversi anni, donando speranza alla disperazione che stanno vivendo milioni di cittadini in quelle terribili realtà. A testimoniare il valore e l’impegno che si vive da dieci anni a Villa Arcobaleno, è intervenuto il sindaco dell’amministrazione comunale di Limbadi Pino Morello, che ha espresso la sua emozione nel vedere la dedizione degli operatori e il clima che si respira ogni volta che va a visitare gli ospiti, sottolineando la presenza in quella struttura dell’operatrice Rosanna Solano (assessore alle Politiche sociali nella sua Amministrazione), protagonista nella commedia nel ruolo di Concetta, la moglie di Luca Cupiello, interpretato da Enzo Gradia. Morello inoltre ha espresso la volontà della sua Amministrazione di poter mettere a disposizione del Co.ri.s.s. delle strutture in dotazione al Comune per allargare la loro presenza sul territorio comunale. Ad intrattenere il pubblico con le sue battute e le sue divertenti gag, anche l’attore cabarettista Piero Procopio.