Quando un tweet diventa virale, da Donald Trump a Papa Francesco

Il vocabolario di una lingua si aggiorna inserendo nuovi termini derivati da modi di dire o innovazioni. Molte parole diventano desuete, a volte scompaiono completamente. Altre perdono di significato in quanto riferite ad eventi e fatti non più attuali. Vi sono poi termini il cui significato muta. E’ il caso della parola virale che non si riferisce più solo ed esclusivamente ai virus che creano disagi e malesseri all’essere umano, ma viene sempre più associata ad un messaggio (audio, fotografico o testuale) che si diffonde in modo rapido e penetrante sfruttando i social media da Twitter a Facebook passando per Instagram e Youtube.

Social: la viralità di video, post e fotografie

Foto, post, video, in un lasso temporale ridotto totalizzano milioni di view e share. Sono diverse le condizioni che portano un contenuto ad essere virale. La più significativa è la fiducia nei confronti del blogger. Maggiore è la fiducia più elevata risulta la condivisione. L’autore acquisisce influenza. Fonti e referenze sono alla base dell’affidabilità di quanto viene postato. I navigatori vogliono conoscere la provenienza di quanto viene affermato. In presenza di un influencer il post avrà più chance di essere virale.

Diventare influencer

Vi sono persone che diventano influencer, utenti con centinaia e centinaia di followers sulle differenti piattaforme social. Di norma si tratta di esperti di un ambito specifico, di vip o di politici. Nel momento in cui l’influencer posta una foto, un video o un commento riceve visualizzazioni e condivisioni. E’ il caso di persone come Chiara Ferragni, Donald Trump e Papa Francesco solo per citarne alcune. In particolare gli ultimi 2 sono personaggi molto “influenti”. Il primo ha vinto le elezioni politiche statunitensi attraverso il suo modo sprezzante, dirompente ed estremo di twittare. Il secondo ha un carisma personale che conquista per la sua semplicità e la forza dei messaggi.

La viralità di Papa Francesco

Il Gottlieb Duttweiler Institute GDI, società svizzera indipendente specializzata in ricerche economiche, sociali e comportamentali, negli ultimi 3 anni ha collocato al primo posto Bergoglio come personaggio più influente su scala mondiale. Papa Francesco è amato tra gli internauti e sui social spopola. Ogni nuovo giorno il Pontefice posta il suo tweet. Messaggi in 140 caratteri rivolti ai navigatori attraverso profili twitter multilingue dallo spagnolo all’arabo passando per il latino.

La parola diventa evangelo per mezzo del web. Papa Francesco sui social si presenta in modo amichevole. Invoglia a seguire il suo profilo Twitter @Pontifex_it e continua a scalare le classifiche da vero influencer.

Sarebbe stato davvero interessante potere vedere Gesù alle prese con i social network. Le sua parabole trasferite sul web sarebbero diventate – ci scommettiamo – davvero virali e avrebbero influenzato milioni di persone così come hanno fatto senza bisogno del web.