La ripresa del mercato immobiliare nelle città italiane

Il mercato immobiliare italiano ha segnato una buona ripresa al termine del terzo trimestre del 2016. Il settore immobiliare ha tirato un bel respiro di sollievo, soprattutto per quanto riguarda le compravendite residenziali, dei negozi e dei laboratori. Buone le cifre, che registrano un totale di 1.7 miliardi di investimenti globali per l’acquisto di immobili nel paese e buoni i risultati che hanno interessato le locazioni. Il volume complessivo delle transazioni è salito a quota 5.4 miliardi di euro e ha staccato del 5% i dati relativi allo stesso trimestre dell’anno precedente. Il dato complessivi si sono inoltre rivelati in netta controtendenza con il mercato europeo, che nello stesso trimestre 2016 ha segnato un calo delle transazioni immobiliari del 16% Analizzando i diversi settori, è interessante notare il boom del retail con 830 milioni di euro, una cifra che ha fatto lievitare del 176% le transazioni rispetto all’anno scorso e il settore degli hotel che ha dimostrato un aumento della quota di vendita complessiva dell’8%. Non molto bene le vendite degli uffici che hanno segnato un calo, ma nel complesso l’acquisto di immobili adibiti alle attività professionali si è proposto costante. Quali le differenze fra nord e sud? Acquistare laboratori Torino o basi operative a Palermo dimostra una bella differenza in termini di valore al metro quadro, ma le città che ‘sbancano’ nel residenziale così come nel commerciale e industriale sono tre e lo saranno, secondo le previsioni, per molto tempo. Si tratta di Venezia dove il costo delle case al metro quadro raggiunge quota 4500 euro, la più cara in assoluto, seguita a ruota da Milano e Roma. Il costo degli immobili è quindi proporzionale al prestigio e al valore della città, nonché alle basi storiche che hanno definito in queste aree il costo degli immobili. Mercato immobiliare La stessa capitale si è rivelata molto appetibile agli occhi degli investitori con un totale di 375 milioni di euro investiti nel terzo trimestre del 2016, un dato in linea con la fiorente Milano, che ha chiuso questo periodo dell’anno con un totale di 388 milioni di euro di investimento globali. La city italiana rivela in ogni caso il peso degli investimenti che interessano il comparto direzionale, da sempre considerato un settore fiorente e un traino per l’intero mercato immobiliare nella città meneghina.