Milano vince il bando “Urban innovative actions”

Milano riceve un finanziamento europeo per un progetto da 6, 2 milioni di euro per Openagri, l’iniziativa con cui la Città si è aggiudicata il bando “Urban Innovative Actions“, finanziato dal Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR), gestito dalla DG Regio, per proposte innovative che affrontino problematiche urbane destinate a diventare di grande rilevanza per l’UE.

Polo agricolo

I 6 milioni verranno investiti per realizzare un polo agricolo d’eccellenza all’interno dell’area di “Porto di mare” – ai confini della frangia urbana, tra il Parco Agricolo Sud Milano e il quartiere Mazzini -, in grado di coniugare cultura, miglioramento del sistema alimentare e imprenditoria giovanile.

Riqualificazione della Cascina Nosedo

La Cascina Nosedo diverrà il nuovo centro per l’innovazione aperta (Open Innovation Hub). L’antica struttura rurale è oggi affidata ad associazioni territoriali che svolgono attività di presidio e di natura sociale. Attraverso Openagri, la cascina potrà ritrovare la sua antica vocazione, diventando punto di riferimento di un polo agricolo di innovazione.

Le nuove tecnologie applicate alla produzione agricola

Fondamentale per il successo del progetto sarà il coinvolgimento di piccole e medie imprese e start-up: le nuove tecnologie applicate alla produzione agricola (coltivazione acquaponica, in collaborazione con una start-up che ha seguito il percorso di incubazione presso il Parco Tecnologico Padano), alla trasformazione e al consumo alimentare, la distribuzione dei prodotti e la gestione degli scarti di lavorazione saranno i principali ambiti di sperimentazione.

Volto a integrare competenze e nuove forme di imprenditorialità nel campo dell’agricoltura periurbana, Openagri coinvolgerà centri di ricerca, acceleratori di impresa, think tank per l’innovazione, valorizzando spazi urbani e agricoli. Attraverso il circuito virtuoso attivato, sarà quindi possibile favorire processi di inclusione sociale e agevolare l’ingresso nel mondo del lavoro di persone in difficoltà (ad esempio giovani in cerca di occupazione, stranieri…) oltre che promuovere l’uso in chiave culturale degli spazi. Inoltre, mediante il sistema degli Open Badges, si potranno certificare le competenze professionali nel settore.