23 mila cattedre scoperte: disagi in vista a settembre nelle scuole italiane

Il sottosegretario all’Istruzione, Gabriele Toccafondi, si affretta a precisare che tutto sarà regolare. Nessun intoppo. Ma il problema c’è e come. Un’inchiesta ha evidenziato come, nonostante il cosiddetto concorsone, resteranno scoperte 23 mila cattedre. “Per questo governo la scuola è importante e dopo decenni di tagli ha investito 3 miliardi di euro e assunto a tempo indeterminato quasi 170 mila docenti. Certo non tutti sono contenti della destinazione ma non è possibile spostare i ragazzi dove ci sono più insegnanti. È importante però ribadire che il governo sta investendo nella scuola”.

Inizio a rischio per l’anno scolastico. Indagine di Tuttoscuola

L’indagine ha esaminato gli esiti del concorso per i docenti. Se l’obiettivo era quello di coprire 63 mila posti, sono poco più di 40 mila gli insegnanti vincitori, che potranno salire in cattedra, con un vuoto di 23 mila unità. “Per molte classi di concorso ci sarà un eccesso di candidati vincitori, soprattutto in Campania e Lazio, che però non potranno andare ad insegnare nelle regioni dove i posti sono vacanti, soprattutto al Nord”. Evidenziati alcuni ritardi nella conclusione dell’iter dei concorsi. “Sono oltre 300 le graduatorie di merito finali che arriveranno fuori tempo massimo”, ovvero dopo il 15 settembre, data di inizio dell’anno scolastico.

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La Lega si interroga sui risultati del Nord

“Come mai in Regioni come la Lombardia la percentuale di insegnanti risultati non idonei sia del 70% mentre in altre Regioni questa percentuale scende al 40% o addirittura al 31%. Possibile? Troppa severità di giudizio in Lombardia o manica troppo larga nelle altre Regioni?”, chiede con tono “polemico” il vice presidente del Senato Roberto Calderoli.