L’Astronave a remi

hqdefault   L’Astronave a remi     Di Vincenzo Calafiore   Venzone Palazzo Orgnani-Martina 20 luglio 2016   Udine 22 luglio 2016      “  a salvarci sarà sempre un’astronave a remi piena di cultura e arte, che ci porterà lontano dall’immane baratro, dalla morte non morte… “                                                     Vincenzo Calafiore   In quella “ bomboniera” che è la cittadina di Venzone nella stupenda cornice che è il palazzo Orgnani-Martina, si è svolta una serata dal sapore di quelle di tanto tempo fa, quando ci si riuniva con gli amici più stretti per suonare e cantare stonando pure ! Eravamo in pochi ma tutti partecipi, tutti incantati dai video che facevano da colonna sonora ad un sonoro di chitarra, meraviglioso. E’ stata una serata di musica e fotografia, un “ omaggio “ ai presenti voluto da Renzo Marzona! A presentarlo nelle vesti di compositore e di musicista completo è stato l’amico fraterno Claudio DeMuro, spiegando a sua volta con pennellate poetiche le origini di ogni singolo brano e video. Apre la serata il brano “ Lacrime di pioggia “  composizione di accordi arpeggiati con maestria, tratti da un brano di Joe Satriani. A seguire “ Dedicato” del 2012 che lo  stesso Renzo dedicò ad un suo amico colpito in quel periodo da grave lutto. Bello e commovente! A seguire “ My Country “ dedicato alla nostra Italia deturpata e defraudata da imbecilli corrotti. Ancora altri brani e altri video, ed è stato come passare da una latitudine ad altra repentinamente da emozioni a emozioni. Chiudono la breve carrellata “ Come lo scorrere del fiume” e  “ L’Astronave a remi “ .   Sarebbe utile pensare alla storia personale del pittore per interpretare la sua arte dove risiedono i suoi sogni, il suo trascorso poetico della visione della vita. Non è facile esprimere se stessi ( artisticamente ) in maniera completa sottoposti come si è tutti d’essere risucchiati da una quotidiana solitudine fatta di isolamento e violenza verbale e fisica a ogni modo. O quando “ questo sistema “ nega le emozioni mettendogli sopra una maschera, si finisce per essere noi stessi tutti come un corpo piegato, abusato, aggredito, sconfitto, sofferente, solo, inutile, dolente, dentro un falso interno estivo. A queste solitudini disperate vengono di tanto in tanto persone e non l’artista come Renzo Marzona in nostro soccorso per umanizzare ciò che è stato disumanizzato e reso le persone dei manichini statici; Renzo ( mi perdoni il tono amichevole o confidenziale) con la sua musica e i suoi quadri ci ha fatto sentire meno soli, meno oppressi, più umani, più amici l’uno dell’altro. Renzo comunque in quel che fa ha la luce, la bellezza del colore e li restituisce, li dona! Luce che ci riporta a galla con la sua  “ Astronave a remi “ per salvarci da quel gorgo tra luce e buio quasi medievale. Una serata decisamente magica! Consolati dal suo essere poeta gentiluomo in un mondo poco umano, pieno di silenzio e solitudine esistenziale, un appiglio per continuare a vivere! Grazie Renzo!