Genova, il sindaco con i volontari di Valletta San Nicola

Patate da seme, pomodori di specie antiche, piante succulente che fioriscono un solo giorno all’anno. Sono anche questi i progetti di Rossella, Stella, Valentina e le altre volontarie e volontari che, da aprile 2015, curano con passione il verde di Valletta San Nicola, prezioso polmone verde che, alle spalle dell’Albergo dei Poveri, sale fino a corso Firenze.

A loro da settembre si sono aggiunti una decina di migranti. “La mattina io porto un thermos di tè caldo e facciamo colazione insieme, ma ora no perché c’è il Ramadan” dice Stella mentre, insieme al Sindaco, passa in rassegna le esotiche succulente – ma c’è anche il basilico – che fanno bella mostra di sé nelle serre tornate a nuova vita. “Quella magnifica pianta, quando l’abbiamo trovata era cresciuta dentro a un frigorifero abbandonato” aggiunge.

Il Sindaco ha voluto vedere ogni parte di valletta San Nicola, senza tralasciare le zone ancora abbandonate e impervie, e ha ascoltato attentamente Franco Montagnani, presidente dell’associazione Le Serre di San Nicola che ha illustrato, non solo i successi, ma anche le criticità che ancora permangono “Ci sono aree che, mancando di tombini, sono interessate da problemi idraulici e quando piove si allagano. E poi il cancello non ha ancora un numero civico, tanto è vero che la bolletta della luce viene inviata presso l’abitazione di uno di noi”.

“Si può ancora migliorare – dice Piero Iozzia – e stiamo avviando contatti con l’Istituto Agrario Marsano di Sant’Ilario per una collaborazione di alta qualità”.

Il Sindaco si è complimentato con i volontari e ha definito “Valletta San Nicola un grande spazio di partecipazione e di socialità, che può senz’altro diventare meta di uscite scolastiche, dalle elementari ai licei, per la valenza educativa su diversi temi, dalla botanica all’ambiente, dal cibo all’alimentazione sana”.

Sono molte le idee scaturite dall’inedito ‘gruppo di lavoro’ formatosi estemporaneamente tra volontari e sindaco: dalle iniziative per le scuole a panchine e campo da bocce per gli anziani, ma non solo, visto che il gioco delle bocce sta tornando di gran moda e magari – chissà? – un concerto per portare l’arte in questo luogo un po’ magico e viverlo al meglio anche di sera.