Unibas, convegno su “I tessuti della Memoria”

Nei giorni 24 e 25 maggio presso il Dipartimento di Scienze Umane dell’Università degli Studi della Basilicata si svolgerà il I convegno del corso di Dottorato di Ricerca del Dipartimento di Scienze Umane. L’iniziativa, dal titolo I “tessuti” della MEMORIA. Costruzioni, trasmissioni, invenzioni, – si legge in una nota dell’Unibas – nasce dall’esperienza dei corsi di Dottorato che sono attivati nel Dipartimento di Scienze Umane ed è stata voluta dagli stessi Dottorandi, che ne hanno curato l’impianto e l’organizzazione. Le giornate di studio vedranno partecipare 31 dottorandi coinvolti in progetti di ricerca riguardanti diverse discipline umanistiche (filologia, storia, linguistica, archeologia, filosofia, storia dell’arte, storia del cinema, antropologia) e l’obiettivo principale del convegno è offrire un’occasione di confronto tra questi studiosi, in modo da superare gli specialismi in una prospettiva di mutuo confronto. Il tessuto connettivo di fondo è rappresentato dalla memoria (individuale e sociale) intesa quale strumento di costruzione della tradizione e mezzo di perpetuazione culturale; in quanto tale essa è capace di comprendere tanto il ricordo (riferimento collettivo al passato) quanto l’identità (immagine politica di un popolo), e trova significato soprattutto in riferimento alle condizioni sociali e culturali che da un lato la determinano dall’altro ne sono influenzate. Il programma delle giornate di studio prevede quattro macro-sessioni, ognuna delle quali sarà introdotta da un professore ospite e di riconosciuto spessore scientifico internazionale: i lavori convegnistici della prima giornata saranno introdotti dal prof. Luciano Canfora e da prof. Aldo Masullo, mentre quelli della seconda giornata ospiteranno le introduzioni del prof. Romano Lazzeroni e del prof. Guido Clemente. Le giornate di studio rappresenteranno un importante momento formativo per quanti ne seguiranno i lavori, perché consentirà loro di incontrare dei giovani dottorandi, impegnati in lavori di ricerca di alto profilo scientifico, di dialogare con loro e crearsi un’idea tangibile del valore che assume la ricerca in ambito umanistico.