Vita indipendente, abolito limite 65 anni per contributo. Nuove regole anche per rendiconto spese

E’ stato approvato nell’ultima seduta 2015 della Giunta regionale, su iniziativa dell’assessore a diritto alla salute, sociale e sport Stefania Saccardi, l’atto di indirizzo per la predisposizione dei progetti di “Vita indipendente”, per i quali sono già stati stanziati 9 milioni di euro per il 2016, che saranno ripartiti tra le attuali zone distretto. Le nuove disposizioni entreranno in vigore dal primo gennaio prossimo. A partire da questa data saranno anche avviate le procedure di rivalutazione, alla luce del nuovo atto, dei soggetti già beneficiari del contributo, procedimento che dovrà concludersi entro il 31 marzo, garantendo tuttavia la continuità dei progetti in corso.

“L’atto approvato tiene conto – sottolinea l’assessore Saccardi – di molte delle esigenze espresse dalle associazioni delle persone con disabilità negli incontri avuti in questi mesi, soprattutto per quanto riguarda il limite, finora in vigore, dei 65 anni per poter usufruire del contributo per un progetto di vita indipendente, e le clausole per la rendicontazione delle spese”.

Volendo riassumere le novità di questo atto di indirizzo, i punti chiave riguardano i seguenti aspetti.

I destinatari del contributo, compreso tra 800 e 1.800 euro (la cifra è rimasta la stessa) sono persone disabili di età superiore ai 18 anni con capacità di esprimere direttamente, o attraverso un amministratore di sostegno, la propria volontà, in possesso della certificazione di gravità ai sensi della legge 104, che intendono realizzare il proprio progetto di vita individuale.

Cambia anche la rivalutazione del progetto. Prima questa veniva effettuata periodicamente dalla Unità di valutazione multidisciplinare (UVM). Ora invece la verifica della permanenza delle condizioni e dei requisiti e la conferma dell’efficacia del progetto rispetto allo sviluppo della vita indipendente vengono dettate dai tempi del progetto stesso.

Grosse novità anche sul fronte della rendicontazione spese e relativa verifica da parte degli uffici competenti: qui è stata introdotta una franchigia del 10% della somma complessiva annua del progetto. Inoltre per il 20% è consentita una autocertificazione.

Come assistente personale il disabile può assumere sia personale privato di propria scelta, compresi i familiari e il coniuge nei casi previsti dalla legge con regolare rapporto di lavoro, che personale di cooperative sociali con cui il disabile intrattenga un rapporto contrattuale diretto.

“Vita indipendente è un progetto a cui teniamo – dichiara ancora Saccardi – e nel quale la Regione Toscana investe più e meglio di altre regioni. Col nuovo atto diamo al progetto continuità, eliminando la logica del bando a tempo determinato che tante insicurezze aveva creato in passato”.