Geotermia, sul progetto Monte Labro procedure lineari

Il decreto di esclusione dalla VIA per il progetto di perforazione “Monte Labro” nel comune di Cinigiano non autorizza la perforazione del pozzo esplorativo. Per realizzarlo saranno necessari e indispensabili altri passaggi procedurali da parte della Regione tra cui anche una conferenza dei servizi allo scopo di condividere le ulteriori fasi del procedimento.

La Regione interviene sul tema delle attività da realizzarsi nei permessi di ricerca geotermici a fronte delle preoccupazioni sollevate in questi giorni da amministratori locali e dalle associazioni ambientaliste in occasione dell’uscita del decreto che esclude la necessità di Valutazione di Impatto Ambientale per il progetto di perforazione Monte Labbro a Cinigiano.

La storia

Il permesso di ricerca per risorse geotermiche “Monte Labro” che ricade nei comuni di Arcidosso, Cinigiano e Castel Del Piano, è stato rilasciato alla Soc. Geoenergy Srl nel marzo 2011. Il programma dei lavori autorizzato con il conferimento del permesso di ricerca prevedeva la realizzazione delle sole indagini superficiali sull’area interessata. A gennaio 2015 la Geoenergy S.r.l. (è in corso di definizione il passaggio di titolarità alla Soc. Renewem) ha presentato alla Regione Toscana istanza di variazione al programma lavori del permesso Monte Labbro per la perforazione del pozzo esplorativo “Monte Labro 1” nel Comune di Cinigiano.

Trattandosi di un intervento che presentava una modifica rilevante al programma dei lavori inizialmente approvato, rientrava tra quelli da sottoporre alla procedura di verifica di assoggettabilità a VIA. Sulla base dei pareri rimessi dai soggetti competenti in materia ambientale, non sono stati rilevati elementi sufficienti per assoggettare il progetto in questione a VIA.

Con il recente decreto n.6183 del 17/12/2015 il progetto di perforazione è stato escluso dalla procedura di valutazione di impatto ambientale dunque, pur nel rispetto delle prescrizioni e con l’indicazione delle raccomandazioni appositamente formulate.

Ciò detto, si ribadisce che il decreto di esclusione dalla VIA non autorizza la perforazione del pozzo esplorativo per il quale la Regione ha già in programma altri passaggi procedurali e a breve sarà convocata una conferenza di servizi.

Le nuove linee guida in materia di geotermia

Grazie alla recente approvazione delle “Disposizioni urgenti in materia di geotermia” sarà garantita una sempre maggiore attenzione agli aspetti di inserimento paesaggistico, di ricadute industriali e, più in generale di sostenibilità ambientale e socio economica, nelle procedure di verifica di assoggettabilità e di valutazione di impatto ambientale relative alle richieste di perforazione di pozzi esplorativi. Il documento, infatti, stabilisce i criteri da applicare per consentire la perforazione di pozzi esplorativi, indicando, fra l’altro, un numero massimo di pozzi esplorativi da autorizzare, e introducendo l’analisi, preventivamente all’autorizzazione, delle ipotesi di sviluppo industriale legate alla perforazione del pozzo stesso.

Solo al termine delle attività ricadenti nel programma di ricerca, e nel caso venga da queste dimostrata la presenza della risorsa geotermica, potrà essere richiesta una “concessione mineraria” nell’ambito della quale sarà possibile procedere con la realizzazione di una centrale di produzione di energia elettrica. Tutto il progetto della concessione dovrà comunque necessariamente essere oggetto di una nuova procedura di valutazione di impatto ambientale e di un nuovo iter autorizzativo.