Nuovo Pignone di Avenza, sviluppo e nuovi posti di lavoro

Una crescita consistente della presenza di Nuovo Pignone ad Avenza. Un incremento dei posti di lavoro sia diretti che nell’indotto, con 90 maestranze che saranno assunte grazie a due corsi di formazione dedicati. Un rilancio della presenza industriale di un’area fortemente colpita dalla crisi. Sono queste le prospettive che si aprono con la firma del protocollo d’intesa per lo sviluppo del polo industriale di Avenza (Massa Carrara), avvenuta presso la presidenza della Regione.

Il testo – che è stato sottoscritto dal presidente della Regione Toscana Enrico Rossi, dal presidente di Nuovo Pignone Massimo Messeri, e ancora dal presidente della Provincia di Massa-Carrara Narciso Buffoni, dai sindaci di Massa (Alessandro Volpi) e Carrara (Angelo Zubbani) e dal presidente del Consorzio Toscana costruzioni e direttore generale OMA Mauro Angelucci – apre un percorso che, in breve tempo,  consentirà di mettere a punto impegni, risorse, fattibilità degli interventi, percorso che culminerà nella stipula di un accordo di programma per il triennio 2015-2017.

“Con questa intesa – ha commentato il presidente Rossi – prosegue e si sviluppa un percorso virtuoso pubblico-privato con Nuovo Pignone: un percorso che sta producendo sviluppo e lavoro. Ad Avenza, in particolare, l’intervento in sinergia, iniziato nel 2011, è ancor più significativo perché si inserisce in un’area fortemente colpita dalla crisi. Grazie agli investimenti di General Electric, che punta sempre di più a potenziare la sua filiera toscana, quest’area vedrà crescere notevolmente il suo peso in termini di lavoro. Un obiettivo, questo, al quale la Regione e le istituzioni locali concorrono attivamente, sia creando i presupposti urbanistici e infrastrutturali per l’ampliamento della presenza di Nuovo Pignone sia con una forte azione sul piano formativo, che permetterà di creare manodopera specializzata, e quindi pronta per essere assunta direttamente o nell’indotto. La crescita di questo polo di meccanica industriale di alta qualità tecnologica avrà quindi ricadute consistenti sul territorio, e un significato per tutta l’economia regionale”.

“Il Protocollo d’Intesa è il risultato di un’ulteriore collaborazione di successo tra noi, la Regione Toscana, i Comuni di Massa e di Carrara e la Provincia di Massa-Carrara”, ha dichiarato Massimo Messeri, Presidente del Nuovo Pignone. “Il progetto di sviluppo industriale di Nuovo Pignone ha potuto e potrà quindi contare sulla proficua collaborazione delle Istituzioni, sia per creare le condizioni infrastutturali necessarie alla costruzione delle strutture modulari completamente ingegnerizzate che sono il fulcro delle attività di Avenza, sia per far sì che, come azienda, troviamo nel territorio le competenze di cui abbiamo bisogno. Ottima notizia quella che il progetto presentato da GE e da suoi partner sia vincitore del bando regionale per la formazione a favore di novanta risorse inoccupate del territorio che parteciperanno al percorso formativo e a favore delle attività di sviluppo dell’azienda”.

I contenuti del protocollo

Alla base del protocollo sottoscritto oggi c’è il progressivo consolidamento della presenza di Nuovo Pignone ad Avenza: è in corso l’espansione dell’area che crescerà dagli originali 40.000m2 a 140.000m2 con un investimento di 12 milioni di euro. Questa progressiva espansione, con tutte le aspettative di maggiori ricadute occupazionali nel territorio, è all’origine del percorso di accompagnamento dei nuovi investimenti che si concretizza con il protocollo firmato oggi.

Il protocollo anticipa quindi la stesura di un accordo di programma per il triennio 2015-17 incentrato su ulteriori verifiche ed eventuali interventi sulla viabilità della zona industriale apuana, il sostegno agli investimenti produttivi (compresa la localizzazione e creazione di ulteriori imprese di subfornitura attraverso gli strumenti di sostegno regionali vigenti), sinergie con politiche attive per il lavoro e la formazione.

La presenza di Nuovo Pignone ad Avenza

Il cantiere General Electric di Avenza è il fulcro delle attività di assemblaggio dei “moduli industriali”, una configurazione ottimizzata di macchinari e componenti ausiliari per la compressione del gas o per la generazione di energia elettrica. Attualmente presso il cantiere di Avenza è in corso l’assemblaggio dei moduli del progetto ZADCO, che saranno utilizzati per la produzione di energia elettrica necessaria allo sviluppo del giacimento petrolifero di Upper Zakum, a nord-ovest di Abu Dhabi. Questi moduli sono imponenti: ognuno è lungo 44 metri, alto 24 e largo 20 e, al termine dell’assemblaggio, avrà un peso complessivo di 1.500 tonnellate.

Attualmente lavorano a Avenza circa 200 persone (tra occupazione diretta e occupazione indiretta). Ma grazie alla commessa araba è un numero destinato a lievitare con il procedere dell’assemblaggio dei moduli, con picchi attesi di 350 unità nei primi mesi del 2016 e ipotesi di ulteriore crescita sino a un’ipotesi di 500 unità nel periodo 2016-2019.

I corsi di formazione che creeranno maestranze specializzate

Particolarmente significative le azioni nell’ambito della formazione destinati a quest’area. Ieri è stato pubblicato sul Burt l’esito di un bando regionale che prevede, assieme ad altri casi di imprese con sede in Toscana che hanno presentato domanda, il co-finanziamento regionale di due corsi di formazione in grado di generare 90 nuove assunzioni. La Regione erogherà 750.000 euro a fronte di un investimento di 1,5 milioni sostenuto da Nuovo Pignone e da alcune aziende dell’indotto.

I soggetti formati potranno essere giovani e adulti disoccupati, secondo un processo di selezione che verrà reso pubblico anche dagli enti locali.

Il progetto “Operator” consentirà di formare 58 persone con ruoli di tubista, elettricista, strumentista, saldatore e carpentiere. Il progetto “Supervisor” sarà destinato a specializzare 32 maestranze con ruolo di supervisori della gestione di progetti complessi. Tutte le 90 persone formate da questi due percorsi saranno assunte da Nuovo Pignone o dalle società dell’indotto.