Pordenone, svolta nel delitto di Trifone Ragone e Teresa Costanza c’è un indagato

Dopo sei mesi dal delitto dei fidanzati in Friuli, la Procura ha iscritto un uomo nel registro degli indagati. Per ora si mantiene ancora il riserbo. Cinquanta uomini sono stati impegnati per ricostruire quanto è accaduto prima e dopo il 17 marzo scorso. I due fidanzati furono freddati a colpi di pistola sul piazzale della palestra di pesistica che frequentavano. Il killer impugnava una beretta calibro 7.65. Sei i colpi esplosi. Da allora gli inquirenti hanno battuto tutte le piste ricostruendo la vita dei due giovani attraverso interrogatori, esami del traffico telefonico, social, sms. E’ stato ritrovato dai sommozzatori un caricatore nel lago di San Valentino ed è compatibile con la vecchia Beretta che ha sparato. Potrebbe essere stato gettato nel lago, attiguo al luogo della tragedia, dall’assassino. Tutto sarebbe avvenuto in pochi minuti. Il delitto è avvenuto poco dopo le 19.30, il laghetto viene chiuso alle 20.

Teresa Costanza, 30 anni, lavorava come assicuratrice. Trifone Ragone era sottufficiale dell’esercito e assiduo frequentatore di palestre. Belli e futuri sposi. Ci sarebbe una figura oscura che li odiava profondamente. Esclusa qualsiasi altra pista, dagli anabolizzanti agli albanesi. Il killer ha agito per motivi personali e probabilmente passionali. C’è un indagato, Il giallo è alla svolta.