Confcooperative Fvg, raccolto del mais in sensibile calo

Mentre è in corso la raccolta di mais e soia in Fvg, le prime stime registrano una sensibile riduzione del mais, nell’ordine del 25%, e di una crescita della soia, dovuta principalmente all’incremento delle superfici colturali, mentre la rese unitaria, soprattutto nelle zone non irrigue, dovrebbe diminuire a causa delle condizioni stagionali. Uno scenario disegnato dagli essiccatoi cooperativi che si sono riuniti a Udine con la coordinatrice nazionale del settore cerealicolo di Confcooperative, Patrizia Marcellini: «Questo comparto è uno dei più importanti della filiera agricola italiana, in particolare nelle regioni del Nordest: per questo motivo Confcooperative, che da sola associa imprese che trasformano circa il 25% dei cereali italiani, è impegnata insieme ad altre organizzazioni a sostenere il settore, in primis per abbattere i costi di produzione e garantire reddito agli agricoltori». Un momento di sintesi che ha fatto il punto dopo una serie di incontri cui hanno preso parte anche altre sigle del settore coordinate dall’organizzazione cooperativistica e durante il quale è stata analizzata la situazione del comparto, gli aspetti di criticità e, soprattutto, programmate le raccolte presso gli stabilimenti, allo scopo di garantire la piena attività di controllo qualitativo del prodotto conferito. «Stiamo lavorando a un progetto per aiutare le cooperative a monitorare le condizioni di mercato – ha spiegato Marcellini – perché oggi la volatilità dei prezzi è uno dei problemi principali per il settore cerealicolo, nonostante l’elevata qualità delle produzioni nostrane che viene universalmente riconosciuta, ma stenta a dare un reddito adeguato alle aziende agricole». L’appuntamento è stato anche un’occasione per tracciare un quadro della cerealicoltura regionale, a cui oggi sono destinati circa 55 mila ettari, in forte flessione negli ultimi anni, segno della necessità di delineare una strategia di rilancio per l’intero comparto. Marcellini, tra l’altro, sarà prossimamente a Bruxelles per un incontro a livello europeo con le delegazioni delle cooperative agroalimentari dei 28 Paesi dell’Ue: «Lavoriamo per portare al tavolo comunitario le istanze delle cooperative agricole italiane, che rappresentano il punto fondamentale di una filiera del valore di oltre 100 miliardi di euro», ha detto.