Lucca, colonie feline effettuata la mappatura richiesta dalle normative vigenti

In merito a quanto comunicato dalla LAV sulla cancellazione delle colonie feline, si precisa che il Comune di Lucca ha agito in conformità delle normative vigenti in materia (in particolare l’articolo 34 della L.R.T n.59 del 2009) in cui è prevista la mappatura del territorio al fine di censire le colonie di gatti presenti. La mappatura pre-esistente era stata condotta tempo addietro con criteri ormai superati dalle nuove norme. Il Comune ha quindi proceduto all’individuazione delle colonie tenendo necessariamente presenti le prescrizioni fornite dal servizio veterinario della USL 2 di Lucca in cui, tra l’altro, si spiega che “la necessità di redigere una mappa trova fondamento nel fatto che con questo strumento è possibile ottemperare all’obbligo, per le amministrazioni comunali, di individuare in aree pubbliche e in aree aperte al pubblico i punti idonei per lo svolgimento delle attività necessarie alla tutela delle colonie (…). E’ pertanto evidente che la casistica piuttosto frequente, di gruppi di gatti segnalati da cittadini o da imprese che vivono all’interno di proprietà private non sono censibili come colonie”. Dopo la mappatura e il censimento delle colonie, effettuato seguendo puntualmente le prescrizioni in materia, è emerso che le colonie – alla data del 31.12.2014 –  individuabili e censibili secondo i criteri sopra citati, sono in totale 29, di cui 20 insediate nella periferia di Lucca e 9 nel centro storico. Non si può quindi parlare di “cancellazione” di colonie, per situazioni legate ad aree private. E’ infatti di tutta evidenza che le attività strumentali alla tutela e controllo della colonia, quali ad esempio l’alimentazione e la cattura ai fini della sterilizzazione non possono essere utilmente esercitate in tali luoghi. Questo non vuole dire diminuire il livello di tutela degli esemplari che frequentano le colonie non ufficialmente censite, dato che le norme nazionali prevedono sanzioni penali a carico di tutti coloro che pongono in essere, anche su suolo privato, atti di maltrattamento di animali. Tra l’altro la questione è stata recentemente oggetto di discussione nel corso dell’Osservatorio Affari Animali (seduta del 3 agosto), anche alla presenza del dottor Ambrogio Pagani dell’Azienda USL 2, in cui sono stati affrontati e chiariti tutti i dubbi degli operatori del settore. L’Amministrazione Comunale è inoltre molto attenta alle tematiche del benessere degli animali. Si ricorda infatti che il Comune di Lucca, sempre in collaborazione con l’Azienda USL 2, proprio con riferimento alla questione delle colonie feline, dopo anni di attesa, ha effettuato lo scorso anno (2014) un corso di formazione per custodi di colonie di gatti (in attuazione alla L.R.T n. 59/2009 e al Regolamento Comunale di convivenza uomo-animale). L’amministrazione comunale, insieme all’Azienda sanitaria, ha voluto infatti fornire a coloro che volontariamente si interessano di accudire le colonie feline, tutte le conoscenze per poterlo fare nel rispetto dei loro diritti e dei loro doveri, nonché di favorire un corretto rapporto con i cittadini e l’ambiente secondo buone pratiche di convivenza uomo-animale. Attraverso una formazione specifica sulla convivenza uomo-animale, coloro che hanno aderito a questo percorso, sono chiamati anche a garantire ordine e pulizia là dove sono presenti colonie di gatti, contribuendo quindi al decoro urbano della città. Spesso infatti dove si raggruppano animali si creano condizioni di scarsa igiene: attraverso questa iniziativa quindi l’amministrazione ha voluto incentivare le condizioni affinché animali e cittadini possano convivere in luoghi pubblici senza creare disagi di alcuni tipo, nel rispetto delle norme di pulizia e di decoro che, in una città come Lucca, non possono mancare. Il corso si è svolto in due giornate di lezioni della durata di 4 ore ciascuna. I partecipanti hanno poi dovuto sostenere una prova di esame.