Pietracalla, crollo nella chiesa di Santa Maria di Costantinopoli morto Giuseppe Mancini, feriti altri due operai

Gli operai erano a lavoro a diversi metri di altezza, intenti a rimettere in sesto la chiesa di Santa Maria di Costantinopoli danneggiata nel sisma del 31 ottobre 2002. All’improvviso la volta dell’edificio è crollata. Al momento del crollo, i tre stavano operando su una impalcatura della navata più piccola dell’edificio. I tre sono precipitati insieme alle macerie.

Uno di loro è morto. Si tratta di Giuseppe Mancini, 53 anni, residente a Riccia. Gli altri due sono gravissimi all’ospedale Cardarelli di Campobasso. Lavoravano per una ditta di proprietà della moglie di Carmine Abiuso.

È il tragico e parziale bilancio della tragedia avvenuta a Pietracatella, pressi del confine con la Puglia.

Immediati i soccorsi del 118. Ma per una delle tre vittime del crollo non c’è stato niente da fare. Gli altri due sono stati trasportati all’ospedale del capoluogo e le loro condizioni vengono descritte come molto gravi. Secondo le prime informazioni sarebbero anche loro della zona del Fortore molisano.

La chiesa di Santa Maria si trova di fronte al monumento dei Caduti di Pietracatella, non troppo lontano dal municipio. Il paese, che conta 1400 abitanti, è arroccato su uno sperone roccioso, a 750 metri di altezza.

I lavori di ristrutturazione avevano subito forti rallentamenti, erano stati bloccati in passato per mancanza di fondi, ma da una settimana gli operai avevano riaperto il cantiere per completarla, dopo lo stanziamento di un contributo regionale. La chiesa era per altro agibile ed è gestita da una confraternita di laici, i devoti a Santa Maria di Costantinopoli.

La notizia della tragedia odierna è giunta attorno alle 14 in Consiglio regionale, durante la seduta che è stata subito sospesa. Il presidente Paolo Di Laura Frattura e il delegato alla Ricostruzione post sisma, Salvatore Ciocca, si sono recati sul posto per rendersi conto dell’accaduto.