Vicenza, OpeNights un fine settimana fra grande guerra e samba

In questo quarto week-end di luglio sono in programma due nuovi appuntamenti con le OpeNights della Società del Quartetto di Vicenza, rassegna inserita nel cartellone “L’Estate a Vicenza-Palcoscenico urbano” e realizzata in collaborazione con il Comune di Vicenza e con le Gallerie d’Italia di Palazzo Leoni Montanari, polo museale e culturale di Intesa Sanpaolo a Vicenza.

Venerdì 24, alle 21, nel cortile di Palazzo Leoni Montanari, appuntamento speciale con la storia attraverso le musiche originali del compositore vicentino Saverio Tasca, riunite sotto il titolo “L’uomo che cammina”. Il progetto è ispirato alla Grande Guerra – della quale si sta ricordando in tutta Italia il centenario – laddove il cammino viene visto dall’autore come elemento di congiunzione fra ieri e oggi. In senso lato, nell’idea del cammino è racchiusa la fatica dell’uomo che affronta un viaggio: un secolo fa era il cammino dei soldati, le marce verso il fronte, l’esodo dei profughi. Un itinerario – quello pensato da Tasca – che si sviluppa in una serie di quadri musicali per quartetto d’archi e marimba con melodie, suoni e ritmi di forte suggestione che ci portano indietro nel tempo proponendo una sintesi fra uomo, storia e paesaggi.

La location per questo particolare viaggio musicale non potrebbe essere più suggestiva: in occasione della mostra temporanea La Grande Guerra. I luoghi e l’arte feriti, ospitata alle Gallerie d’Italia fino al 23 agosto, nel cortile di Palazzo Leoni Montanari è presente una trincea – installazione commovente e veritiera ideata dall’artista Maffeo d’Ercole –  che riproduce fedelmente i luoghi dove tanti italiani, ma non solo, hanno combattuto, sofferto e sono morti sotto il fuoco nemico. Prima del concerto – alle ore 20,15 – c’è la possibilità di effettuare una breve visita guidata alla mostra temporanea (la visita costa 5 euro ed è necessaria la prenotazione al numero 800.578875).

Saverio Tasca, impegnato alla marimba, sarà affiancato dal Quartetto AlterArco (Josè David Fuenmayor Valera e Mauro Spinazzè ai violini, Simone Siviero alla viola, Giulio Padoin al violoncello).

Sabato 25, al giardino del Teatro Olimpico, si cambia decisamente atmosfera, anche se il filo conduttore rimane quello del viaggio – questa volta transoceanico – e della storia.

Il duo “Samba meu” (Luisa Torresan alla voce, Joel Rodrigues alla chitarra) propone infatti un biglietto di sola andata in Brasile, una delle terre più musicali che ci siano e che una decina d’anni fa stregò letteralmente Luisa Torresan durante un lungo viaggio pieno di incontri con il mondo artistico del paese sudamericano. Qualche tempo dopo, in Italia, la cantante veneta conosce il chitarrista Joel Rodrigues (gaúcho di Bento Gonçalves), decide di formare un duo e di mettere in piedi un programma basato sui mille suoni e colori della musica brasiliana.

Sabato sera, al giardino dell’Olimpico, “Samba meu” offrirà dunque un itinerario attraverso la musica, ma anche e soprattutto la storia del grande stato-continente, con lo choro tradizionale (essenza dell’anima brasiliana), lo choro moderno ed il samba di Pixinguinha, la bossa nova di Tom Jobim e Vinicius de Moraes, la canzone impegnata di João Bosco e Chico Buarque, il samba paulista di Adoniran Barbosa (figlio della grande emigrazione italiana) e, naturalmente, gli evergreen della musica brasiliana.

L’ingresso alle serate di OpeNights costa 5 Euro e comprende un drink all’angolo bar allestito nelle due location. I giovani fino ai 14 anni entrano gratis, se accompagnati da un adulto.

In caso di maltempo il concerto a Palazzo Leoni Montanari si terrà comunque (al piano nobile, nel Salone d’Apollo), mentre l’appuntamento nel giardino dell’Olimpico sarà rinviato ad altra data.