Bitritto, cinquantenne uccide il padre a colpi d’ascia

Si trova in ospedale l’uomo di 55 anni di Bitritto accusato dell’omicidio del padre di 88 anni, spirato nel nosocomio Di Venere di Carbonara a causa delle ferite subite con colpi di ascia durante un violento litigio avvenuto nella loro casa.

Il figlio, disabile e con numerosi precedenti penali per rapina, estorsione e un omicidio colposo, è stato interrogato per ore nel Policlinico, dove è ricoverato con fratture al cranio e alle mani conseguenza del litigio.

Prima dell’interrogatorio il pm della Procura di Bari che coordina le indagini sul delitto Bruna Manganelli ha chiesto una consulenza psichiatrica che ha rilevato come l’uomo fosse lucido e capace di sostenere l’interrogatorio.

Rispondendo alle domande del pm e dei Carabinieri della Compagnia di Modugno, ha parzialmente ammesso i fatti. All’esito dell’interrogatorio gli inquirenti hanno disposto che il presunto assassino fosse piantonato e hanno emesso un provvedimento di fermo con l’accusa di omicidio volontario, che dovrà poi essere convalidato nei prossimi giorni da un gip. Stando ad una prima ricostruzione dei fatti, durante il litigio, i due si sarebbero picchiati violentemente e il figlio avrebbe colpito il padre alla testa con un’ascia che è stata ritrovata in casa.