Roma, L’Età dell’Angoscia lezioni-spettacolo ai Musei Capitolini

La megalomania di Commodo, il dispotismo di Caracalla, la dissolutezza di Elagabalo. Tanti caratteri forti e, a volte, semplicemente “etichette” per descrivere grandi protagonisti della Roma antica. Eppure alcune figure rimangono poco note nella loro personalità e gestione del potere, pur approfondite sui libri e manuali di scuola.

Un’occasione per avvicinare i visitatori a personaggi e storie della romanità in modo più immediato e coinvolgente è offerto dalla lezione spettacolo “Gli imperatori dell’età dell’angoscia…..o meglio: se li conosci li eviti!”.

Dopo il successo riscosso come proposta educativa per le scuole superiori di secondo grado, il progetto viene proposto al pubblico con quattro appuntamenti: venerdì 26 giugno, domenica 5 luglio, domenica 6 settembre, venerdì 18 settembre.

L’Esedra del Marco Aurelio ai Musei Capitolini sarà ‘palcoscenico d’eccezione’ per la rappresentazione del testo teatrale preparato da Antonietta Bello, affermata giovane attrice e qui anche autrice, per le biografie degli imperatori del periodo illustrato dalla mostra “L’Età dell’Angoscia. Da Commodo a Diocleziano (180-305 d.C.)”, in esposizione fino al 4 ottobre 2015. Il testo utilizza fonti antiche, soprattutto Plutarco e l’ “Historia Augusta”, con i suoi coloriti e spietati ritratti dei protagonisti del III secolo d.C., riprodotti in marmo nella prima sezione dell’esposizione capitolina: una comunicazione emotiva della drammatizzazione che, attraverso la voce recitante, rende ‘presente’ il passato e ‘vivi’ i suoi personaggi.

Cosi, si ripercorreranno con la mente i consigli dati ai politici da Plutarco all’inizio di questa epoca tardo-imperiale e le passioni per eroi quale Alessandro Magno, attraversando le lande lontane sulle quali si gioca la vera battaglia per il potere. Ambizioni militari ed “espressionismo” artistico per scoprire se realmente quest’età fu “d’angoscia”, o connotata piuttosto da grandi cambiamenti sociali e nuove aspirazioni. E se davvero valeva per ogni imperatore la regola “Se li conosci li eviti!”.

In un crescendo incessante di comandanti eletti e poco dopo uccisi dal loro stesso esercito, si ripercorreranno voli e cadute di Commodo l’Ercole Romano, con i suoi travestimenti, la passione sfrenata per gli spettacoli dei gladiatori e la sua frenesia di ribattezzare ogni cosa con il proprio nome; o l’efferatezza di Caracalla che, con l’uccisione del fratello Geta, aprì una lunga scia di omicidi e che concesse la cittadinanza romana a tutti gli abitanti dell’Impero, pur di aumentare le entrate di un erario sempre più messo a rischio dalle spese militari. Verrà raccontata la bellezza efebica del siriano Elagabalo, ucciso appena adolescente e crudelmente profanato nel corpo per la sua condotta lasciva, ma soprattutto per aver voluto sostituire i culti tradizionali cari al Senato con quello orientale del Dio Sole, del quale era sacerdote; fino a ricordare gli imperatori venuti da lontano, durante l’anarchia militare, come Massimino il Trace e Filippo l’Arabo. La ‘lezione’ terminerà con Diocleziano, con la suddivisione dell’immenso territorio romano, ormai ingestibile, fra due Cesari ed altrettanti Augusti.

Il progetto è promosso dall’ Assessorato alla Cultura e al Turismo di Roma – Sovrintendenza ai Beni Culturali, con i servizi museali di Zètema Progetto Cultura .L’iniziativa è stata avviata grazie alla consolidata collaborazione con il Teatro di Roma.