Roma, stagione 2015 – 2016 del Teatro dell’Opera da Martone a Emma Dante

“È per me una grande emozione presentare la nuova stagione del Teatro dell’Opera di Roma. Un’occasione che ci permette di fare un punto, una sintesi del percorso fin qui fatto”. Lo ha detto il sindaco di Roma, Ignazio Marino, intervenendo alla conferenza stampa di presentazione del cartellone 2015/2016 del Teatro dell’Opera di Roma, alla quale hanno partecipato il sovrintendente Carlo Fuortes, il direttore artistico Alessio Vlad e la direttrice del corpo di ballo Eleonora Abbagnato, e l’assessore alla cultura della regione Lazio Lidia Ravera.

Accanto agli allestimenti tradizionali e alle repliche dedicate a Gioachino Rossini e al bicentenario de “Il barbiere di Siviglia”, grande spazio avranno le coproduzioni di prestigio con registi innovativi, concerti, balletto e progetti per i giovani, con un occhio di riguardo alla ricerca e alla sperimentazione fino ad arrivare ad un vero teatro-camion che girerà le piazze delle periferie della capitale.

La stagione 2014/2015, ancora in corso, è stata per il Teatro una vera e propria rivoluzione con spettacoli che hanno fatto registrare il tutto esaurito e romani e turisti che affollano il Costanzi con sempre più partecipazione.

Anche per questo il prossimo cartellone allargherà i suoi orizzonti, rispondendo sempre di più alle richieste e ai desideri culturali contemporanei.

“Siamo tornati in pareggio in un anno e mezzo – ha detto Carlo Fuortes – e abbiamo azzerato i debiti della Fondazione grazie alla legge Bray. È possibile in poco tempo cambiare le cose se si fanno scelte importanti”.

Alle parole del sovrintendente si associano i risultati al botteghino del primo trimestre 2015, sottolineati dal sindaco: “grazie alla qualità della produzione, nel primo trimestre del 2015 abbiamo un venduto dei biglietti del 60% superiore rispetto all’anno scorso, pari a 1,8 milioni di euro in più. Un ottimo lavoro grazie a una straordinaria regia di Carlo Fuortes e a uno straordinario lavoro del Consiglio di indirizzo”.

La nuova stagione si aprirà il 27 novembre con “The Bassaridis” di Hans Werner Henze con la regia di Mario Martone. A Natale, poi, arriva una nuova versione dello “Schiaccianoci”, fortemente voluto dalla nuova direttrice del corpo di ballo, l’étoilé Eleonora Abbagnato, con la coreografia di Giuliano Peparini.

Ma i nomi in cartellone sono tanti: da Emma Dante con “La Cenerentola” di Rossini a Terry Gilliam che porta sul palco Benvenuto Cellini, Damiano Michieletto con il Trittico Puccini, Sasha Waltz con Dido and Aeneas e Christopher Wheelon coreografo per “Il Lago dei Cigni”.

Tra le novità contenute nella nuova stagione, l’opera – camion, un tir-palcoscenico che si muoverà in alcune grandi piazze romane offrendo spettacoli d’opera gratuiti. Un lato del camion si aprirà per diventare scena con canti e musica a cominciare da “Il barbiere di Siviglia” di Rossini.

E ancora, dopo il lastminute “Corri all’opera”, ecco una nuova promozione dedicata ai giovani: “Vietato ai maggiori di 26 anni”, sei spettacoli della nuova stagione a cui si potrà accedere con soli 15 euro o con un abbonamento di 80.

Altra grande novità è data dal cartellone dei “Concerti – Specchi del tempo”: nove appuntamenti, nove concerti sinfonici con un programma che crea un ponte ideale tra un autore classico, uno del Novecento storico e uno contemporaneo.

Lo spazio riservato ai giovani sarà poi ancora più ampio, grazie alla “Fabbrica dell’opera”, una scuola per affinare le capacità creative, un’accademia che per la prima volta riunisce laboratori e lezioni musicali e drammaturgiche, pratiche e tecnologiche. I docenti saranno musicisti, registi, scenografi, costumisti, scrittori, light designers, programmatori di nuove tecnologie.

E poi per la prima volta in Italia, una rassegna tutta nuova, dedicata alla nuova produzione internazionale di teatro musicale.

Fuortes ha poi voluto chiudere la presentazione della stagione parlando del Maestro Riccardo Muti: “la sua è una direzione onoraria del Teatro dell’Opera, quindi può essere decisa liberamente da entrambe parti. È a vita e quindi Muti rimane direttore onorario e questo ci riempie di orgoglio. Quest’anno non sarà presente, per gli anni futuri saremo sempre entusiasti, ma è una cosa che dovremo decidere insieme e, per adesso, non c’è nessuna decisione”.