Roma, al Santa Cecilia omaggio a Stradivari e al suo Cremonese

È l’oggetto del desiderio di tutti i violinisti, tra i migliori – se non il migliore – del sommo Antonio Stradivari. È il “Cremonese”, strumento dalla voce eccezionalmente potente e calda, uscito dal laboratorio del grande liutaio nel 1715, per cui quest’anno se ne celebra il trecentesimo anniversario. Roma ospita in pompa magna il magnifico violino, appartenuto al virtuoso Joseph Joachim, amico di Brahms.

Venerdì 5 giugno Roma Capitale, Accademia Nazionale di Santa Cecilia e Fondazione Museo del Violino di Cremona onorano il genio di Stradivari con un evento doppio all’Auditorium: alle 18, al Musa (il locale Museo degli Strumenti Musicali), presentazione della figura di Stradivari e delle sue creazioni. Due giovanissime violiniste (ambedue ventunenni) per due violini Stradivari: l’ucraina Anastasija Petryšak imbraccia il “Cremonese”, l’italo-slava Maša D’jačenko il “Toscano”. Partecipano il sindaco Ignazio Marino, il sovrintendente di Santa Cecilia Michele Dall’Ongaro, il sindaco di Cremona – e presidente della Fondazione Museo del Violino – Gianluca Galimberti.

Alle 20, poi, in Sala Santa Cecilia, la Petryšak suona sul “Cremonese” musiche di Brahms, Ravel e Sarasate. Accompagna al pianoforte Lorenzo Meo. Biglietti 7 euro.