Vibo Valentia, il pizzaiolo Claudio Bevilacqua arrestato a Caorle

Il calabrese di 39 anni, allontanato da un locale in quanto molesto, è salito sulla sua auto e si è lanciato contro una pasticceria. Il bilancio è di 5 feriti non gravi. Il proprietario del bar “Drizze & Scotte” di piazza San Giovanni XXIII a Caorle, Giuseppe Pinto, 49 anni, residente a Cordignano, e la barista Sofia Naccari, 19 anni, nata a Conegliano, si erano appena ripresi dalla rissa che il trentenne aveva provocato quando è successo l’imprevedibile. Il pizzaiolo di Vibo Valentia si con la sua Focus si è lanciato contro la pasticceria Luciana, che si trova dall’altra parte della strada, in via Pompei. Prima ha preso in pieno un giardino, rompendo il motore, poi si è lanciato a tutta velocità contro il bar. L’impatto con alcuni porta ombrelloni ha fatto ribaltare su l’auto un fianco, ferendo cinque clienti. Inizialmente si era appreso che l’uomo aveva ferito a coltellate gli avventori. L’episodio era stato preceduto da una lite violentissima che aveva visto protagonisti il pizzaiolo e altre 8 persone che cercavano di calmarlo e allontanarlo dal locale il cui titolare è rimasto leggermente ferito nel tentativo di evitare che questi si lanciasse a tutta velocità con la sua auto. Sofia Naccari invece, è rimasta illesa.

Giallo sull’utilizzo, nel corso della lite, di un coltello, poi sequestrato dai Carabinieri di Carole in collaborazione con i militari del Norm di Portogruaro che sono riusciti, pur con fatica, a ricostruire tutto quello che è accaduto. Il trentenne vibonese era in prova, come pizzaiolo, in un noto ristorante del centro storico di Caorle, il cui titolare però ha subito precisato di non averlo più tra le maestranze.

Adesso si trova nel carcere a Pordenone con le pesanti accuse di tentato omicidio, danneggiamenti, lesioni aggravate, minacce, guida sotto l’effetto di alcol e stupefacenti.