Il primo ministro australiano Abbott ha affermato che il piano per l’attentato “era già a uno stadio avanzato di preparazione”. Ha poi esortato gli australiani a “guardare il pericolo terrorista in prospettiva” e a non cambiare gli stili di vita.
Non vi sarebbe però alcun legame tra il sospetto diciassettenne arrestato a Melbourne e i giovani fermati un mese fa.
L’ultimo attentato avrebbe avuto per obiettivo una iniziativa benefica organizzata per il giorno della mamma, ma non ci sono conferme.