Palermo, beni dissequestrati ad avvocato

In data 18 aprile abbiamo pubblicato la notizia di un sequestro di beni a carico di un avvocato palermitano. Lo stesso professionista ci ha contattato per chiedere la pubblicazione della seguente smentita e richiesta di rettifica, “integralmente e senza tagli o sintesi”. Abbiamo rimosso dal nostro archivio la stessa notizia avendo commesso un errore dettato dovuto ad un comunicato ufficiale pervenuto alle diverse agenzia stampa.

L’Avvocato non è un evasore, tutti i suoi beni sono stati dissequestrati dal Tribunale del Riesame di Palermo. Con provvedimento del 6.5.2015, depositato l’8.5.2015 il Tribunale del Riesame di Palermo, in accoglimento della istanza presentata dallo stesso ha disposto per “ ….l’immediata restituzione di quanto in sequestro all’avente diritto…”.

Il Giornale non voleva etichettare il professionista ne ledere la sua onorabilità e immagine personale e professionale.

Il provvedimento cautelare è “stato giustamente annullato”.

Gli “accertamenti” che riguardano l’avvocato, “svolti dalla Guardia di Finanza devono ancora essere sottoposti al vaglio dell’Agenzia delle Entrate che, in contraddittorio col sottoscritto, attraverso lo strumento della “istanza di accertamento con adesione” stabilirà se vi sia stata o no evasione fiscale.

E’ davanti l’Agenzia delle Entrate che il cittadino-contribuente ha la possibilità di giustificare le operazioni contestategli dalla Guardia di Finanza producendo tutta la necessaria documentazione a sostegno delle proprie ragioni.

Solo a conclusione di tale procedimento sarà possibile asserire con certezza se il contribuente, chiunque esso sia, abbia o no evaso il fisco e quindi se possa essere chiamato o no “evasore fiscale” come avete incautamente fatto voi.

Fino a quel momento il cittadino-contribuente sottoposto ad accertamenti e verifiche non è un “evasore fiscale” ma è semplicemente un soggetto rispetto al quale i competenti Uffici stanno, per l’appunto, eseguendo accertamenti e verifiche il cui esito non è per niente detto corrisponda alle “ipotesi” avanzate dalla Guardia di Finanza.

Rifiuto l’etichetta di evasore fiscale da Voi incautamente attribuitami proprio perché nessuno ad oggi, in pendenza delle procedure di riscontro e verifica, può permettersi di attribuirmi tale infamante appellativo.

Nessuno, ad oggi, possa permettersi di affermare che io sia un evasore fiscale è anche provato dal provvedimento di dissequestro”.