Potenza, nuove misure a favore delle imprese e della scuola digitale

L’innovazione è il filo rosso che lega tre importanti misure, approvate dalla Giunta regionale e presentate ai giornalisti, sullo sviluppo industriale, l’artigianato e la scuola digitale. Alla conferenza stampa hanno partecipato il presidente della Regione Basilicata e l’assessore regionale alle Politiche di sviluppo, i quali hanno illustrato gli interventi previsti. In primo luogo, sono stati presentati i pacchetti integrati di sviluppo – il cui bando è stato approvato questa mattina dalla Giunta regionale e sarà pubblicato il prossimo venerdì 1° maggio – finanziati con un investimento di 65 milioni di euro reindirizzati sui fondi Fas (Fondo per le aree sottoutilizzate). Gli obiettivi principali del programma riguardano l’innalzamento della competitività, il recupero dei siti industriali dismessi, l’attrazione di investimenti e la creazione di nuovi posti di lavoro, da realizzarsi attraverso un innovativo approccio integrato. Le proposte degli investitori dovranno contenere investimenti produttivi per la salvaguardia e lo sviluppo dei livelli occupazionali, la realizzazione di attività di ricerca e sviluppo tecnologico e lo svolgimento di attività di formazione continua, contenuti in un business plan completo e convincente che sarà oggetto di specifica valutazione. Altra novità è la predisposizione di un bando aperto, al quale sarà possibile candidarsi a partire dal 1° giugno, che prevede valutazioni intermedie, ogni 40 giorni, delle proposte pervenute. Il finanziamento privato minimo è di 2 milioni di euro per ampliamenti e di 4 milioni di euro per nuovi investimenti, mentre il massimo contributo concedibile è di 7 milioni di euro. È stato illustrato anche il disegno di legge sull’artigianato che contiene innovazioni significative, tra cui l’eliminazione delle commissioni provinciali sostituite da una commissione regionale per l’artigianato, l’immediata iscrizione all’albo delle nuove imprese tramite comunicazione unica, la tutela dell’artigianato artistico e l’istituzione della qualifica di “maestro artigiano”, attribuita al titolare di impresa del settore artistico, tipico e tradizionale che diventa così “bottega scuola” per la formazione delle giovani generazioni e il recupero di mestieri in via di estinzione. Sono, inoltre, previsti aiuti per l’occupazione e la formazione, il trasferimento e la creazione d’impresa e la valorizzazione e commercializzazione dei prodotti. Il disegno di legge definisce anche una precisa ripartizione dei compiti tra i diversi attori del sistema: mentre la Regione assolverà ad una funzione di indirizzo strategico e di finanziamento, i Comuni si occuperanno di individuare, realizzare e gestire aree attrezzate per l’insediamento di imprese artigiane e le Camere di commercio assolveranno a compiti amministrativi relativi all’iscrizione, modificazione e cancellazione delle imprese artigiane. Nel corso dell’incontro è stato esposto, infine, il tema della scuola 2.0, che ha come obiettivo finale la digitalizzazione di tutti gli istituti scolastici lucani. Con la prima tappa del progetto, per un investimento complessivo di un milione e seicentomila euro, nel 45 per cento delle scuole della regione saranno forniti materiale e supporti didattici digitali (lavagne interattive multimediali, tablet, notebook, server di nuova generazione completi di gruppo di continuità) e realizzate o adeguate le infrastrutture Lan/WLan di aula o edificio con potenziamento del cablaggio fisico. Si completerà così il distretto scolastico lucano 2.0 con la creazione di due istituti 2.0, 53 classi 2.0, due centri scolastici digitali, una scuola con editoria scolastica digitale e due poli formativi. Inoltre, saranno organizzati corsi di formazione per più di 200 docenti e si darà vita al progetto pilota, in collaborazione con l’Agenzia spaziale italiana ed europea e con la Openet, per la realizzazione della prima rete pluriclasse in Italia, che permetterà, attraverso una piattaforma di e-learning, di creare uno spazio di condivisione con scuole di altre nazioni e permettere un dialogo con studenti e docenti madrelingua.