Roma, Macro un museo nella città, nel mondo e nel nostro tempo

Il Macro, inserito nel polo museale romano dell’arte moderna e contemporanea di recente istituzione, si pone come polo centrale del contemporaneo con l’ambizione di consolidare il suo rapporto con la città, spingere i suoi orizzonti verso la scena internazionale e scoprire e promuovere tendenze e talenti emergenti del contemporaneo. Queste le linee guida della programmazione 2015-2016 – presentata dall’assessore alla Cultura e al Turismo Giovanna Marinelli con il Sovrintendente Capitolino ai Beni Culturali Claudio Parisi Presicce e la nuova direttrice del polo Federica Pirani – consultabile online all’indirizzo museomacro.org, sito web ora rinnovato e integrato nel portale dei Musei in Comune.

museo nella città

Con la nuova programmazione il museo valorizza l’arte prodotta a Roma, dai maestri del Novecento agli artisti emersi negli anni Novanta, fino alle recenti esperienze di Street Art. In quest’ottica il Macro sta mettendo a punto accordi con alcune istituzioni che operano a Roma nell’ambito del contemporaneo: l’Accademia di Belle Arti, la Facoltà di Architettura dell’Università Roma 3, l’Istituto Europeo di Design, il Maxxi, l’Università Luiss, il Centro Sperimentale di Cinematografia/Cineteca Nazionale. Nascono, così, le due mostre 100 Scialoja. Azione e pensiero (28 marzo – 6 settembre), realizzata per il centenario della nascita con l’Accademia di Belle Arti e la Fondazione Scialoja, e Roma anni sessanta – Pop art e dintorni (16 giugno – 11 settembre) sugli artisti della cosiddetta “Scuola di Piazza del Popolo”.

Un’impronta forte sulla città, del resto, il Macro la dà “naturalmente”: grazie alla doppia sede di via Nizza e di Testaccio il museo si pone come ponte culturale tra centro e periferia, alimentato dai legami con le diverse realtà dei due territori.

museo nel mondo

La vocazione internazionale del Macro si evidenzia già nelle due mostre in corso: Eugene Lemay (a Macro Testaccio fino al 10 maggio) curata da Micol di Veroli, con il patrocinio dell’Ambasciata d’Israele in Italia e della Fondazione Italia-Israele per la Cultura e le Arti e in collaborazione con il Mana Contemporary di Jersey City; e Amparo Sard. Limits (dal 14 marzo al 26 aprile) sostenuta dal Governo delle Isole Baleari con l’Istituto di Studi Balearici.

In arrivo, nella nuova programmazione, la mostra dell’artista greco Nakis PanayotidisGuardando l’invisibile (dal 17 aprile al 13 settembre), a cura di Bruno Corà, con il patrocinio dell’Ambasciata Svizzera, in collaborazione con il Kunst Museum di Berna e con il sostegno della Fondazione Svizzera per la Cultura Prohelvetia; e ancora I belgi. Barbari e poeti (dal 15 maggio al 13 settembre), la mostra curata da Antonio Nardone in collaborazione con l’Ambasciata del Belgio e sotto l’Alto Patronato di Sua Maestà il Re del Belgio; per la stagione autunnale, ancora in ambito internazionale, sono attese le mostre del giapponese Koki Tanaka, “artista dell’anno” Deutsche Bank (9 ottobre – 15 novembre), e Art Situacions (27 novembre 2015 – 7 febbraio) realizzata in collaborazione con l’omonima associazione spagnola.

Tra le retrospettive e personali dedicate ai protagonisti del mondo dell’arte e della cultura italiana: Omaggio a Carla Accardi (21 maggio – 6 settembre) a cura di Giuseppe Appella, in collaborazione con l’Archivio Accardi Sanfilippo; Gillo Dorlfes. Essere nel tempo (27 novembre 2015 – 13 marzo) a cura di Achille Bonito Oliva, in collaborazione con il Centro Interdisciplinare di ricerca sul paesaggio contemporaneo; Marisa e Mario Merz (27 febbraio – 24 aprile) in collaborazione con la Fondazione Merz di Torino, a cura di Claudio Crescentini e Costantino D’Orazio; Enrico Prampolini (26 febbraio – 22 maggio), a cura del Centro Ricerca e Documentazione Arti Visive (CRDAV).

museo del nostro tempo

Grande attenzione, si diceva, alla scoperta e promozione di nuovi artisti, di eventi e nuove tendenze sulla scena contemporanea. Tra le proposte per il pubblico più giovane, inaugura il 20 maggio il nuovo progetto Appunti di una generazione, una serie di mostre dedicate agli artisti romani e italiani che hanno esordito sulla scena artistica all’inizio degli anni ‘90. Per valorizzare, invece, la propria collezione permanente il Macro rilancia a primavera un nuovo ciclo di Opere della collezione Macro (inaugurazione 20 maggio), mostre tematiche che si alternano in uno spazio dell’ala storica del museo, e punta ad arricchire la collezione attraverso donazioni e/o comodati d’uso da parte di artisti e collezionisti privati, come le recentissime donazioni del maestro Luca Maria Patella e dell’artista spagnola Amparo Sard. Alla collezione permanente è dedicata anche una nuova collana di pubblicazioni.

Torna, infine, l’edizione 2015 del progetto Artisti in residenza: ogni anno due giovani artisti, selezionati con un bando internazionale, possono abitare, lavorare ed esporre al Macro.

Molte le attività non espositive nella programmazione futura di Macro: in autunno parte un ciclo di incontri sul multilinguismo dell’arte del XX e XXI secolo che mette a confronto tecniche, stili e linguaggi dal cinema alla fotografia, dalla videoarte al teatro, dalla danza e alla performance, dalla pittura alla scultura, dalla graphic alla street art. In ogni conferenza saranno proiettati brani d’interviste televisive originali agli artisti, provenienti dagli archivi di RAI Teche. Proseguono gli appuntamenti, ormai consolidati, con presentazioni di libri, lezioni, conferenze e proiezioni; già in programma la Giornata Mondiale della Lettura Io leggo perché (23 aprile) e i Martedì Critici(maggio-giugno). Tutte le attività del nuovo corso sono accompagnate da un intenso calendario di attività didattiche, a cura dell’Ufficio didattica del Macro, sia per le scuole che per il pubblico, con visite guidate, laboratori, workshop con gli artisti e iniziative di approfondimento.

Nel corso della primavera 2015 sarà riaperta la sala dedicata ai non-vedenti, con una presentazione ad hoc di alcune opere della collezione permanente.