Lavello, Comitato salute chiede intervento sindaco su Fenice

In una lettera aperta del Comitato per il diritto alla Salute di Lavello, il presidente Nicola Abbiuso chiede al sindaco Sabino Altobello, in qualità di ex-presidente della Provincia, ex-commissario Ato e primo cittadino “azioni concrete” sulla questione Fenice.

“Sappiamo benissimo – aggiunge – che non può emettere un’ordinanza di chiusura dell’impianto, ma ci sono mille altri fronti dove può incidere ed intervenire. Abbiamo il diritto di avere risposte serie che non possiamo più attendere”.

Abbiuso spiega che “sono state appena pubblicate dall’Arpab le tabelle dei monitoraggi delle falde acquifere sottostanti l’inceneritore e riferite al mese di gennaio 2015. Continua l’inquinamento da metalli pesanti, composti organici volatili (VOC) e fluoruri. Si conferma in questo modo la totale inefficacia della messa in sicurezza in emergenza (MISE) che Fenice-EDF dice di aver posto in essere. Non c’è ancora un piano di bonifica dell’area dopo la bocciatura – a giugno 2012 – di quello “inapprovabile” presentato da Fenice-EDF”.

“A tutt’oggi – sottolinea – non sappiamo cosa esattamente sia stato bruciato nel forno rotante il 2 novembre 2014, tanto da determinare la fuoruscita di fumo rossastro dal camino E2 per circa 4 ore.

Da oltre un anno, a seguito di incidenti interni, gli stessi dipendenti dell’inceneritore denunciano innanzi al Prefetto e all’Assessore regionale all’ambiente, gravi problemi di sicurezza interna dello stabilimento.

Qualche giorno fa, il presidente della provincia Valluzzi, si è impegnato a consentire all’Unione dei Comuni Alto Bradano lo smaltimento di rifiuti presso Fenice. Anche per Matera si sta prospettando la soluzione Fenice”.