Ucraina, conference call tra Putin, Merkel e Poroshenko ma la tregua è a rischio

PutinSecondo quanto riferito da Mosca, il presidente russo, il cancelliere tedesco e il presidente ucraino hanno discusso della fragile tregua nell’Est Ucraina e della situazione nella città di Debaltsevo e del ruolo degli osservatori dell’Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa (Osce). Secondo quanto riferito dall’ufficio del Cancelliere tedesco, i leader hanno concordato “misure concrete” per permettere agli inviati dell’Osce di monitorare la fragile tregua.

Poroshenko ha chiesto a Putin che Mosca eserciti tutta la sua influenza sui ribelli per il rispetto della tregua siglata a Minsk e in vigore da sabato. Un portavoce dell’esercito di Kiev aveva accusato i separatisti filorussi di non rispettare il cessate il fuoco. Un bombardamento attribuito ai ribelli ha provocato la morte di 5 soldati ucraini di stanza nella città di Donetsk.

Nella conference call fra i 3 leader, ha fatto sapere un portavoce del governo tedesco, Merkel ha sottolineato l’importanza che cominci il ritiro delle armi pesanti, come concordato nei colloqui di Minsk.

Il portavoce dei ribelli, Denis Pushilin, ha fatto sapere che i separatisti sono sempre pronti per un ritiro congiunto delle armi pesanti, ma non procederanno mai a un ritiro unilaterale né ad atti che possano lasciare esposti i propri militari ad aggressioni nemiche, perché devono poter rispondere ad eventuali attacchi dell’esercito di Kiev. I filorussi hanno l’obbligo morale di non cessare di combattere a Debaltsevo perché è un territorio interno.